‘Ndrangheta, scoperta banca clandestina. Molinari (M5S): “Duro colpo inferto alle cosche mafiose”

Calabria Attualità
Francesco Molinari

“L’operazione "'Ndrangheta banking", che ha portato all'arresto di 12 persone in Calabria e cinque in Lombardia (sette ai domiciliari), accusate di essere parte attiva della 'banca' dei clan della 'ndrangheta, rappresenta sicuramente un altro duro colpo inferto alle cosche mafiose.- Afferma Francesco Molinari, Cittadino eletto al Senato del M5S - Non possiamo non complimentarci con tutte le Forze dell’Ordine coinvolte che, giorno dopo giorno, totalizzano successi sempre maggiori sulla strada che porta alla legalità e alla giustizia. Si tratta di un segno che al Sud la lotta alla mafia sta riprendendo vigore, grazie al generoso apporto degli organi investigativi e di quei cittadini - ci auguriamo diventino sempre più numerosi - che non sono più disposti a chinare la testa.

Se per il Sud, - dichiara Molinari -e in particolar modo per la Calabria, questa è senza dubbio una battaglia vinta in quella che sarà una lunga guerra di liberazione, per il Nord suona come una conferma di come la mafia non sia più una peculiarità esclusiva del Mezzogiorno. È evidente come l'intero territorio del nostro Paese venga collegato da un filo sottile - e spesso invisibile - manovrato da famiglie che controllano un'economia parallela che prospera a spese della giustizia e della libertà. Mentre in questi anni il Governo è rimasto fermo e sostanzialmente complice - nelle sue componenti politiche - la mafia invece è riuscita a conquistare posizioni nella società civile, trasformando i punti deboli di un Paese nei suoi punti di forza. L'esistenza di “banche” parallele che gestiscono il credito a usura a imprenditori e commercianti ne è una riconferma. In questo contesto, - afferma - la collaborazione degli imprenditori è fondamentale per poter fermare questa macchina dell’illegalità, diventando una preziosa testimonianza sul modo in cui la criminalità agisce: prima concedendo crediti a professionisti e imprese, poi presentandosi a riscuotere con i consueti metodi illeciti e violenti. Scenari solitamente visti nelle fiction televisive diventano specchio di una realtà che supera la fantasia.

Proprio lo scorso lunedì,- conclude - è stata presentata al Senato la Relazione della Commissione Antimafia sulle prospettive di riforma del sistema di gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e, riprendendo le conclusioni del mio intervento in aula, così come occorre sfruttare quel patrimonio mettendolo a disposizione dei fini sociali messi nel nulla dalla criminalità organizzata, allo stesso modo occorre, non solo stare a fianco concretamente dei cittadini che denunciano ma, condividendo le parole del Procuratore di Reggio Calabria, Cafiero de Raho, varare misure speciali in modo da permettere a tutti gli imprenditori in difficoltà di accedere al credito ordinario, tagliando alla ‘ndrangheta le opportunità di fare guadagni facili.”