Brancaleone, litiga col datore di lavoro e rompe un braccio a Carabiniere, arrestato

Reggio Calabria Cronaca

Nella tarda serata di ieri, a seguito di segnalazione di un privato cittadino, i Carabinieri della Stazione di Brancaleone hanno tratto in arresto in flagranza di reato, Haj Hamza Nabil, 39 anni, incensurato, regolarmente presente sul territorio nazionale.

In particolare, verso le 19 di ieri, presso l’azienda agricola “Palumbo”, ubicata in quella località Pantano, per incomprensioni sorte a causa di problemi sul lavoro, si sarebbe scatenata una animata discussione tra il titolare della ditta e il prevenuto, suo dipendente.

All’arrivo dei Carabinieri, gli animi dei litiganti si sarebbero oltremodo accesi e, nel tentativo di allontanarli tra loro al fine di riportare la situazione alla calma e generalizzarli, H. H. si sarebbe scagliato contro i militari, opponendosi all’identificazione.

Ne sarebbe dunque nata una breve ma intensa colluttazione, all’esito della quale, il tunisino è stato ammanettato con non poche difficoltà e dichiarato in arresto, non prima di essere riuscito a colpire gli operanti, in particolare un Carabiniere Scelto 35enne, originario di Messina, che dalla zuffa avrebbe avuto la peggio (dopo le prime cure ricevute presso l’Ospedale di Locri, recatosi presso il “Papardo” di Messina, il militare è stato riscontrato affetto dalla frattura alla base del 1° metacarpo della mano destra e dal distacco parcellare osseo di pertinenza del trapezio omolaterale).

Al termine dell’udienza di convalida che ha avuto luogo stamane, cui l’uomo è stato tradotto dai Carabinieri dopo 2 giorni di detenzione presso le camere di sicurezza della Compagnia di Bianco, in attesa del giudizio direttissimo, il GIP del Tribunale di Locri ha disposto la sua custodia cautelare in carcere. Intanto, verranno avviate le pratiche per la sua espulsione dal territorio nazionale