Lettera aperta di Loiero al ministro Lanzetta ed al prefetto di Catanzaro

Calabria Politica

Di seguito riportiamo il testo di una lettera aperta che l'ex governatore Agazio Loiero ha scritto al ministro Lanzetta e al prefetto di Catanzaro, sulle dimissioni di Giuseppe Scopelliti.

" Illustre Ministro, il 29 aprile il Presidente Scopelliti si è dimesso. Le dimissioni sono pervenute al Consiglio regionale il 30 aprile. L'articolo 33 comma 6 dello Statuto della Regione Calabria prevede che, in caso di dimissioni volontarie del Presidente della Giunta, si procede a nuove elezioni del Consiglio e del Presidente. La regola generale è che, se manca di una norma espressa che preveda altrimenti, le dimissioni da una carica elettiva non necessitano di alcuna presa d'atto, ma hanno immediata efficacia con la loro presentazione. Per quanto riguarda il discorso sulla sospensione e la sua decorrenza, intervenuta a seguito della condanna di primo grado subita da Scopelliti, occorre ricordare che in una situazione del tutto analoga la Corte di cassazione ha affermato che: "la sospensione di diritto dalla carica di consigliere comunale, a seguito di sentenza di condanna non definitiva per uno dei delitti previsti dall'art 59 comma 1 let.a T.U. 18 agosto 2000 numero 267, non decorre dalla data di pubblicazione della sentenza di condanna ma dalla comunicazione del provvedimento di sospensione al Consiglio comunale".

Ho citato questi riferimenti per ricordarle, Signora Ministro, che con le dimissioni di Scopelliti, su cui si è arzigogolato tanto, l'attività del governo deve limitarsi all'ordinaria amministrazione. Tuttavia, la situazione di limbo che è seguita alle dimissioni medesime (il Consiglio regionale è stato convocato per il 3 giugno e il Prefetto non ha ancora indetto le elezioni) farà si che la Giunta si senta oggi abilitata a procedere con pienezza di poteri. I provvedimenti realizzabili fino al 3 giugno potrebbero riguardare, ad esempio, a) la nomina per 3/5 anni dei DG delle Aziende sanitarie ed ospedaliere (scaduti a maggio); b) l'immissione nei ruoli regionali di dirigenti e del personale in atto comandato alla Giunta e al Consiglio; c) l’attribuzione di incarichi dirigenziali per 3/5 anni; d) (addirittura) l'esternalizzazione delle risorse del POR non spese ed immediatamente utilizzabili (dai 200 ai 300 milioni di euro). Potrebbero essere fatte tante altre cose ancora. Tali provvedimenti sarebbero destinati a durare anche dopo la legislatura ormai finita. Quindi si potrebbe dedurre che la seduta del 3 giugno serva di fatto a dare un mese di tempo alla Giunta per agire con pienezza di poteri e tirarsi la volata per le prossime elezioni. Siccome si tratta di atti d’una gravità enorme, glieLi segnalo doverosamente".