Villapiana. Il sindaco Roberto Rizzuto ribadisce il diritto di tutti ad avere uno svincolo

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"Il Sindaco di Villapiana si è fatto portavoce di tutti quei cittadini che chiedono un loro svincolo personale. Basta con questa politica dei figli e figliastri. Tutti i frontisti che si affacciano sul disastroso progetto della nuova-nuova 106 (3° megalotto Roseto-Sibari) hanno diritto ad uno svincolo. Del resto, diciamolo chiaramente, il proprietario di una villetta affacciata sulla progettata superstrada, deve o non deve poter accedere direttamente a casa sua? Certamente deve!". E' quanto si legge in una nota di Maurizio Silenzi Viselli.

"La soluzione - continua la nota - è a portata di mano. Basterà realizzare uno svincolo ogni cento metri, naturalmente su entrambe le corsie di marcia. Ognuno di essi potrà essere servito da un cancello apribile elettricamente con il telecomando (dato in dotazione agli interessati).

Ovviamente, vista l'impossibilità di creare corsie di accelerazione per l'immissione in strada (gli svincoli infatti risulteranno molto fittamente addossati gli uni agli altri), si tratterà semplicemente d'impiantare dei comodi semafori, anch'essi dotati di telecomando (dato sempre in dotazione agli interessati).

Una soluzione per evitare i circa mille semafori potrebbe essere quella di creare due complanari a doppio senso di marcia affiancate alla superstrada. La ottenuta ampia larghezza dell'arteria (quattro corsie di marcia, due di emergenza, quattro di complanari più quattro di emergenza), che risulterebbe di quattordici corsie, consentirebbe anche l'atterraggio ed il decollo dei normali voli di linea nazionali ed internazionali. Finalmente vedremmo risolto anche l'annoso problema di uno scalo aereo nel territorio. Come si dice: due piccioni con una fava.

Inutile precisare che avendo, in questo razionale modo, occupato tutta la fascia costiera fino alla battigia, occorrerà anche prevedere delle comode piazzole per le sdraie e gli ombrelloni dei bagnanti che d'estate affollano festosamente le spiagge.

Per le vestigia archeologiche, che verranno coperte dalla modernissima infrastruttura, la soluzione è semplice ed elegante: grandi riquadri in cristallo antisfondamento, ritagliati sull'asfalto, permetteranno di ammirarle anche solo affacciandosi al finestrino. Senza scendere (sarebbe pericoloso).

Per il doveroso rispetto all'ambiente le stazioni di servizio offriranno agli automobilisti un grazioso souvenir: un ciuffo d'erba (plastificato) ogni dieci litri di carburante.

Il Sindaco ha anche sottolineato il vantaggio occupazionale per i giovani del territorio. Testualmente: "Minatori, perforatori, carpentieri, gruisti, cartellonisti, ponteggiatori, lancisti" costituiranno la squadra che realizzerà l'opera. Ora non ci sono, è vero, ma il Sindaco si è già appellato alla Regione perché organizzi dei corsi professionali (l'amministrazione regionale risponderà al grido di dolore sicuramente a breve). Naturalmente, le ditte private, che in subappalto realizzeranno la grande opera, sono già pronte, anche se non l'hanno detto, a licenziare subito tutta la loro manodopera, e si sono rese disponibili, anche se ancora non l'hanno precisato, ad assumere tutti i valorosi giovani del posto, impazienti d'impugnare pala e picco, anche solo per poi raccontare agli sbigottiti nipoti: "Io c'ero".