Arrestato per droga il cantante neomelodico crotonese Torromino

Crotone Cronaca

Nel primo pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Nucleo Radiomobile della Compagnia di Crotone hanno arrestato Pasquale Torromino, 45enne crotonese, dipendente di una ditta di onoranze funebri, già noto alle forze dell’ordine, per detenzione ai fini di spaccio di cocaina.

Torromino è però molto più noto con il nome d’arte Enzo Diamante, famoso Come cantante neomelodico crotonese e conosciuto al pubblico soprattutto per i video postati su YouTube e per le serate organizzate in giro per il comprensorio pitagorico.

Il cantante è stato fermato dai Carabinieri mentre era a bordo della propria autovettura. I militari, infatti, mentre erano impegnati in un servizio di controllo del territorio, hanno attuato un posto di controllo in via Nazioni Unite, all’incrocio con via Sant’Andrea Apostolo, notando transitare il 45enne a bordo di una “Fiat Panda” di colore grigio che viaggiava a forte velocità, proveniente da Capo Colonna.

I Carabinieri hanno quindi deciso di intimare l’alt a Torromino che sarebbe subito apparso molto preoccupato, pertanto hanno approfondito il controllo procedendo alla perquisizione del veicolo. Pertanto, il 45enne è stato invitato a scendere dal veicolo? È in questa circostanza che, sceso dalla vettura, con "manovra repentina ed imprevedibile", raccontano i militari, si sarebbe diretto verso la parte posteriore del veicolo, tentando di disfarsi, lanciandola nella scarpata, di una busta trasparente che custodiva nella tasca dei pantaloni.

In questo frangente Torromino, alle immediate contestazioni rivoltegli dai militari, avrebbe anche cercato di fuggire a piedi venendo però immediatamente bloccato. L’involucro, caduto nella scarpata al margine della strada, è stato immediatamente recuperato dai militari. Al suo interno, i Carabinieri hanno scoperto 3 involucri in cellophane contenenti delle “pietre” di cocaina purissima ancora non tagliata, per un peso complessivo di 60 grammi.

Torromino, espletate le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato tradotto presso il carcere di Catanzaro.