Ammortizzatori: Salerno scrive a Ministro Poletti e Premier Renzi

Calabria Attualità

Riceviamo e pubblichiamo nota stampa dell'assessore Salerno sul problema degli ammortizzatori sociali in deroga e richieste indirizzate al Governo:

“Stiamo vivendo negli ultimi anni una crisi economica, sociale ed occupazionale intensa, dura e dagli effetti devastanti soprattutto per quelle categorie che possiamo definire deboli in ragione di una condizione di precarietà, di bisogno economico, di incertezza lavorativa.

Abbiamo provato a contrastare con tutti i mezzi possibili il combinato disposto rappresentato dalla costante – ed a volte drammatica – riduzione delle risorse economiche a disposizione delle Istituzioni pubbliche ed il progressivo aumentare dei bisogni e delle esigenze dei cittadini.

In questo scenario – naturalmente – la parte più esposta e sofferente è rappresentata da chi non ha un lavoro, da chi lo ha in condizioni di precarietà o ancora da chi un lavoro lo aveva ma lo ha perso ed è ora costretto – in questa sfavorevole congiuntura – a contare su quei sussidi pubblici che rappresentano l’unico mezzo per superare le difficoltà quotidiane.

In Calabria i numeri e la loro freddezza parlano chiaro, 24.500 lavoratori calabresi sono percettori di ammortizzatori sociali in deroga; è una platea enorme e rispetto alla quale le Istituzioni hanno il dovere e l’obbligo di intervenire con soluzioni immediate.

Come tutti sanno la materia non è di competenza regionale ma chi riveste ruoli e responsabilità politiche, quale che sia la sua funzione istituzionale, tutto può fare tranne che girarsi dall’altra parte o ancor peggio sollevarsi dalla responsabilità addebitando ad altri – con il conforto della legge – il compito di intervenire.

E siccome non ci siamo girati dall’altra parte la Giunta Regionale – sulla base di una precisa volontà espressa dal Presidente Scopelliti e condivisa dall’assessorato regionale al lavoro – ha fatto una scelta chiara e dunque sono state recuperate risorse comunitarie, sottratte ad altri interventi, destinandole proprio ai percettori di ammortizzatori sociali in deroga.

È stata una scelta di responsabilità imposta dalla consapevolezza sul ruolo e sulla funzione della politica regionale, a prescindere dalle competenze fissate dalla legge.

Ieri l’ennesima manifestazione ha messo in evidenza l’urgenza di interventi più radicali e definitivi, per chiudere l’annualità 2013 il fabbisogno finanziario complessivo è di 151 milioni di euro; la Regione non li ha e non li può avere essendo competenza del Governo, abbiamo tuttavia recuperato risorse ed altre saranno individuate.

Il Governo – da parte sua – ha destinato ma non ancora trasferito alla Calabria 17.700.000 di euro, risorse che a malapena coprono una mensilità.

Proprio in ragione di ciò, avendo fatto più di quanto fosse nelle nostre possibilità, abbiamo scritto una lettera al Ministro Poletti ed al Presidente del Consiglio Matteo Renzi evidenziando la necessità di un intervento radicale e risolutivo; pensiamo che la politica – in questo momento - debba fare sistema e dunque abbiamo rivolto al Governo ed al premier un appello che non è una rivendicazione o un inutile richiamo alle reciproche responsabilità.

Avendo colto per intero il grido di disperazione di migliaia di lavoratori ed essendo consapevoli del loro estremo disagio – non ci siamo sottratti alle richieste ed anche alle manifestazioni rumorose ed in qualche caso aggressive; il nostro compito ha degli onori ma anche dei difficili oneri di fronte ai quali bisogna dimostrare concretamente quanto e come alle belle parole dei comizi occorre far seguire fatti e vicinanza concreta anche nei confronti di chi – in preda al bisogno – magari ti offende senza ragione.

Ci auguriamo che il Governo accolga e valuti attentamente la nostra richiesta ed adempia ad un obbligo che potrebbe restituire un po di serenità a decine di migliaia di lavoratori le cui manifestazioni – finora tutto sommato nella norma di una veemente protesta – potrebbero degenerare.

Al Governo abbiamo già palesato esigenze e rischi, ai lavoratori ricevuti ed ai tantissimi che non erano a Catanzaro - per il tramite degli organi di informazione – vorremmo assicurare che il nostro impegno ha superato le nostre competenze, è andato oltre le nostre possibilità e comunque non verrà meno.

Ci rendiamo conto che di fronte al bisogno queste parole servono a poco ma quantomeno sono utili a rendere evidente come del problema abbiamo assoluta consapevolezza e stiamo facendo tutto il necessario e con l’urgenza dovuta.”