Scuola: Studenti Tricolore in piazza per il contributo volontario

Cosenza Attualità

In un Paese dove tutto diventa un tributo ed una tassa verso lo Stato, anche le scuole vengono prese di mira: così un contributo scolastico volontario diventa obbligatorio. Ogni anno le scuole richiedono agli studenti di contribuire al sostentamento della scuola, non in maniera volontaria, come previsto dalla legge, ma, nella maggior parte dei casi, con modalità vessatorie ed impositive.

«Noi studenti siamo consapevoli delle difficoltà che vivono le scuole, specie dopo il mancato riconoscimento dei residui attivi dal parte del MIUR e del MEF, e siamo pronti a contribuire con le nostre famiglie» dichiara Mario Russo, dirigente Studenti Tricolore «ma non ci stiamo a subire le minacce ed i soprusi da parte della maggior parte dei Dirigenti Scolastici per versare le somme richieste».

Rifiuto dell'iscrizione, penalizzazione nel voto di condotta, esclusione dal viaggio di istruzione, divieto ad usufruire dei laboratori di ricerca, mancata ammissione agli Esami di Stato: sono queste le minacce più frequenti denunciate dagli Studenti Tricolore. «Colpa del MIUR e dei vari Governi che si sono susseguiti» secondo il movimento studentesco «che non sono stati in grado di fornire agli Studenti una normativa unica che li tutelasse».

Difatti per difendere il diritto allo Studio ed alla gratuità della Scuola Pubblica Italiana, gli Studenti dovrebbero fare appello alle note MIUR 312/2012 e 593/2013, all'articolo 13 della Legge n.40/2007 ed agli articoli 23 e 34 della Costituzione.

«Non abbiamo mai condiviso i nostri coetanei che criticano la politica ma non si impegnano direttamente» dice Pierfrancesco Esposito, dirigente del movimento «così stiamo raccogliendo le firme per proporre alle Istituzioni competenti una normativa nazionale sul tema». Le firme sono state raccolte dal 15 al 19 Marzo a Piazza Kennedy a Cosenza ed ora verranno raccolte nelle scuole.

La normativa proposta è visualizzabile sul sito www.studentitricolore.weebly.com e mira a ribadire la volontarietà del contributo, a regolamentare la somministrazione dello stesso per permettere alle famiglie di conoscere preventivamente a cosa si contribuisce e ad evitare eventi discriminatori nei confronti dei non contribuenti. «Annunciamo una grossa mobilitazione delle scuole dell'hinterland» dichiara infine Davide De Caro, dirigente tricolore.