Omicidio nel Reggino: arrestati due fratelli, “registi e mandanti”

Reggio Calabria Cronaca

Due fratelli, Biagio e Marcello Giacobbe, rispettivamente di 40 e 37 anni, sono stati arrestati dai Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria, che hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei loro confronti.

I due fratelli sono indagati, quali ideatori, registi, mandanti e agevolatori, dell'omicidio di Arcangelo Pelaia, avvenuto lo scorso 29 giugno . Lo scorso 31 luglio, con l'accusa di essere l'autore materiale, era stato arrestato il presunto autore dell'omicidio, un autotrasportatore di 38 anni. Ulteriori dettagli saranno resi noti nel corso della conferenza che si terrà alle ore 10.30 negli Uffici della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi. La persona già detenuta è Giovanni Polimeni, di 34 anni. Pelaia fu ucciso mentre era a bordo della sua autovettura con nove colpi d'arma da fuoco, in pieno giorno, nell'affollata e centralissima Piazza Matteotti di Gioia Tauro.

h 16:15 | Punto fondante della responsabilità dei due fratelli è costituito dal movente del delitto in questione, che è stato fin da subito correttamente individuato dagli inquirenti nella vendetta compiuta dalla famiglia Giacobbe, in risposta al duplice omicidio, commesso l’1 luglio 2005, ai danni di Saverio Giacobbe, di 29annie e di Leonardo Giacobbe , di 38 anni (quest’ultimo fratello dei prevenuti Marcello e Biagio); delitto per il quale Giuseppe Pelaia, 42enne, fratello di Arcangelo, ha ricevuto condanna definitiva.

La meticolosa attività d’indagine esperita dai Carabinieri di Gioia Tauro è riuscita a dimostrare come i due germani siano stati parte attiva dell’efferato evento delittuoso, sia avendo contatti diretti col killer che effettuando delle staffette funzionali ad individuare, in quel caldo Sabato di Giugno scorso, la vittima prescelta.

I destinatari del provvedimento sono stati sorpresi, in piena notte, a Gioia Tauro e Firenze e, tradotti rispettivamente presso le Case Circondariali di Palmi (RC) e Sollicciano (FI).

L’odierna operazione, condotta in maniera esemplare dai Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, sotto l’egida della Procura di Palmi guidata dal Procuratore Capo dott. Giuseppe Creazzo (pubblico ministero dott. Enzo Bucarelli), è la pronta ed inesorabile risposta dello Stato all’ennesimo e gravissimo fatto di sangue, in una terra, come quella della piana di Gioia Tauro, in cui l’omicidio assurge troppo spesso a chiaro messaggio di terrore che tende ad intimorire tutti coloro i quali non si pieghino alle volontà delle locali logiche mafiose.