Procura e “Bancarotta Atam”: i sospetti del 5 Stelle locale erano fondati

Reggio Calabria Politica

"Dopo l’AVR e il “blitz”da parte della Procura per acquisire i documenti relativi all’affidamento “anomalo” del servizio di raccolta Rifiuti senza indire gara d’appalto adesso è la volta dello “scandalo ATAM”.

I sostituti Procuratori Musolino e Catananti hanno chiesto, come appreso da stampa locale,la dichiarazione ufficiale di “fallimento” dell’Azienda cittadina, ad intero capitale pubblico, a seguito di un’inchiesta della GdF che ha accertato una gestione “allegra” causa di un buco di quasi 20 milioni di euro". E' quanto si legge in una nota del Movimento Reggio Calabria 5 Stelle.

"Sarebbero nei guai - continua la nota - se prendesse corpo questa ipotesi, l’ex Amministratore Arena, nonchè ex Sindaco della città, oltre ai suoi successori Gatto e Filardo.

Ad inizio gennaio avevamo pubblicamente denunciato il rischio scrivendo: ” Negli ultimi 10 anni si è assistito alla distruzione sistematica, quasi scientifica, di ogni Bene e Servizio pubblico favorendo, piuttosto, l’ingresso di società private, nella gestione dei servizi, quasi tutte sciolte per mafia e inadempienti ai più elementari accordi contratti con gli Enti.

L’Allarme ATAM era stato lanciato già il 25 novembre scorso quando fu annunciato lo sciopero sciopero del 6 dicembre con un appello chiaro sulla stampa- Un intervento straordinario per salvare l’ATAM dal tracollo in cui 30 milioni di euro di debiti pregressi rischiano di trascinarla. La vertenza arriva alla svolta o si interviene o lo spettro default si avvicina..” –

A seguito di nostra denuncia all’opinione pubblica manifestammo sotto Consiglio Regionale contro un aumento “ingiustificabile” delle tariffe a fronte di servizi precari e spesso inesistenti per non dire del ritiro delle tessere gratuite agli ultrasettantenni, frutto non solo della bocciatura governativa del “Piano Tasporti Locali”.

L’Ass. Fedele assicurò una nostra delegazione di interventi pianificati per “salvare” stipendi ed Azienda pur disconoscendo il debito della Regione Calabria verso la stessa nella misura richiesta ( circa 20 mln) dichiarandone non più di 9.

Allora sollevammo il problema di una scellerata gestione amministrativa e di debiti prodotti che andavano a sommarsi ai crediti non riscossi dall’Atam ponendola in una situazione di oggettivo rischio di “fallimento” che avrebbe giustificato eventuali “svendite”ed ingressi di privati al posto, ormai, di una delle pochissime, se non l’unica, Azienda di gestione di servizi comunali rimasta interamente pubblica.

Duole dover verificare che i nostri sospetti erano fondati e che Reggio stia vivendo ancora una volta una triste pagina di scempi amministrativi le cui conseguenze, al solito, saranno pagate dai cittadini a partire dalle fasce deboli come anziani, studenti, disoccupati.

Un altro shiaffo morale che , con il coinvolgimento di Arena, boccia pesantemente l’operato di alcuni fra i sostenitori e fautori di un fallimentare e disastroso “Modello Reggio”. Reggio merita un ritorno alla normalità ed alla dignità".