Omicidio Fabiana Luzzi. Ieri la sentenza, parlano i familiari

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"Non lo lascerò solo a marcire in galera". Sono queste le prime parole, dichiarate a caldo, dalla mamma di Davide Morrone, il giovane condannato a 22 anni di carcere per l’omicidio della fidanzata 16enne Fabiana Luzzi, assassinata il 26 maggio dello scorso anno quando Morrone aveva appena 17 anni. Il pm aveva chiesto 24 anni per Davide che, tra l’altro a gennaio aveva anche tentato il suicidio mentre era rinchiuso in carcere. Delusione, invece, per il padre della vittima che, seppure encomiando il lavoro dei giudici, non nasconde il suo disappunto per una sentenza, certamente in linea con l’ordinamento minorile, ma probabilmente ritenuta lieve per un reato così efferato e che ha stroncato la giovane vita di Fabiana.

h 18:34 |"Mio figlio non è un mostro. Non giustifico quello che ha fatto, ma è stato il gesto di una persona malata che deve essere curata. È stata una sentenza troppo dura per un ragazzo malato. Il dramma è di noi mamme, senza dubbio per quella di Fabiana, ma è anche mio". Così Pina Forciniti, mamma di Davide Morrone, il ragazzino che ha ucciso nel maggio scorso la fidanzata Fabiana Luzzi e che è stato condannato ieri a 22 anni di carcere dal tribunale dei minori di Catanzaro, parla al Tgr Calabria, in un'intervista rilasciata all'inviato Riccardo Giacoia e che andrà in onda stasera, alle 19,30. Nell'intervista il dolore di una madre distrutta dal dolore e che preannuncia di voler lottare per far curare il proprio figlio. (AGI)



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