A3, PdCi: gravissimi rischi incolumità pubblica sul Viadotto Gallico

Reggio Calabria Infrastrutture

“Nonostante le reiterate denunce pubbliche del battagliero segretario della Filca-Cisl, Nino Botta, un assordante e colpevole silenzio regna sovrano su tutta la grave vicenda relativa alla decisione di stralciare i lavori negli ultimi 10 chilometri dell’autostrada A3 Sa-Rc, vale a dire tra lo svincolo di Campo Calabro e l’uscita di Santa Caterina: tra i km 433,750 e 442,920. – È quanto scrive in una nota Ivan Tripodi, segretario cittadino del Pdci di Reggio Calabria - Lo stralcio, che rappresenta una decisione assolutamente sbagliata ed equivalente a un’ingiustificabile svendita del nostro territorio, fu deciso, qualche anno fa, su precisa richiesta del sindaco pro-tempore Scopelliti.

L’ex sindaco si è assunto una responsabilità che peserà drammaticamente sul futuro della città e della provincia.

Invece di rinnovare il tratto autostradale, si decise, facendo un generoso regalo al contraente generale, che quei 10 km di autostrada ricevessero un restyling mnimo costituito da asfalto e guard-rail. Insomma, un pò di fumo negli occhi della collettività che non era a conoscenza, invece, dei serissimi rischi per l’incolumità pubblica, denunciati dal sindacalista Botta, rappresentati dalla pericolosa condizione del tratto e, in particolare, del viadotto Gallico.

In quello specifico pezzo dell’autostrada vi è una quotidiana minaccia per tutti gli automobilisti.

Infatti, il viadotto Gallico è pericolante e staticamente inidoneo; vi è, inoltre, un visibile cedimento del manto stradale nella carreggiata in direzione sud che si può facilmente avvertire transitando con gli automezzi. Ma, come se non bastasse, l’aspetto che fa rabbrividire e che pone serissimi problemi di sicurezza è legato al fatto che il viadotto Gallico si tiene ancora in piedi (ma fino a quando?) grazie a una puntellatura che si trova seminascosta alla base dello stesso viadotto (cfr. FOTO ALLEGATE): una follia totale!!!

Insomma, un’autostrada costata centinaia e centinaia di milioni di euro è, incredibilmente, caratterizzata dalla presenza di una puntellatura che, forse, viene utilizzata dai singoli cittadini per dare staticità ai pollai dei propri giardini privati.

Siamo, oltremodo, curiosi di sapere cosa dice, rispetto a questa concreta emergenza-sicurezza del tratto Campo Calabro-Reggio Calabria, il Presidente dell’ANAS, Pietro Ciucci, il quale, al posto di lanciare inutili proclami rivelatisi enormi bufale come quella sulla fine dei lavori dell’A3 entro il 2013, avrebbe fatto meglio ad occuparsi delle tante incompiute che mettono a repentaglio l’incolumità della collettività.

A scanso di equivoci comunichiamo che, ove non ci dovesse essere un rapido e risolutivo intervento, ci rivolgeremo alla Procura della Repubblica, nonché a tutte le autorità preposte alla salvaguardia della sicurezza, poiché, nel caso in cui si dovesse verificare un qualsivoglia incidente legato al cedimento strutturale del viadotto Gallico o del lotto stralciato, si possono sin d’ora indicare le chiare, inequivocabili e dirette responsabilità personali di ben determinati soggetti.

Pertanto, su questa vicenda non ci fermeremo ed esperiremo tutte le iniziative possibili poiché non è ammissibile, né giustificabile il classico ed italianissimo rimpallo di responsabilità.”