Sanità: dall’estero una speranza per Maurizio Coluccio

Cosenza Salute

Una lotta contro il tempo, è quella che sta combattendo Maurizio Coluccio, un uomo di quarantatré anni affetto dalla Sindrome di Cogan Atipica. Una malattia rara di cui non si conoscono ancora le cause e per la quale, in Italia, non si ha nessuna speranza di guarigione.

Maurizio risiede a Praia a Mare (Cs), la sua vita è stata completamente stravolta dalla malattia, iniziata nel 2007 e che dal 2010 ha subito un forte peggioramento. Una quotidianità difficile, fatta di forti dolori fisici, perdita di gran parte dell’udito, difficoltà visive e di movimento.

Il repentino peggioramento avuto negli ultimi anni, ha portato Maurizio a cercare possibili soluzioni anche all’estero. Dal Messico è arrivata una speranza, che gli potrebbe permettere almeno di arrestare il decorso della malattia. Il dr. Marcial Maciel sta curando casi simili al suo, attraverso una terapia che si basa su un autotrapianto di cellule staminali, nella sua clinica in Messico.

L’Associazione Teniamoci per Mano Onlus, insieme ad amici ed altri volontari, hanno lanciato la raccolta fondi per dare la possibilità a Maurizio di poter effettuare questa cura all’estero.

L’Ubi Banca Carime di Praia a Mare, ha messo a disposizione un conto corrente dedicato, per sostenere la sua causa: IBAN è IT15 Q 03 0678 0870 0000 0000 2951 intestato Maurizio Coluccio, causale “Un aiuto per Maurizio”.

“Il mio male – ha spiegato Maurizio – fa parte delle tipologie di malattie rare. Circa cinquecento persone in tutta Italia sono colpite da questa malattia. Un numero troppo basso per avviare un protocollo di ricerca. Il problema principale, è che non stiamo parlando di numeri ma di persone, con le loro storie, con le loro famiglie, con le loro speranze.

Non voglio sentirmi un malato di serie B, solo perché affetto da una patologia rara. Una nuova speranza è arrivata dalla gente, si sono offerti volontariamente di aiutarmi e per questo li ringrazio, perché mi stanno ridando la possibilità di sognare un futuro”.