Maxi sequestro di hashish nel Mediterraneo: 100 milioni il valore della droga, 25 arresti

Calabria Cronaca

Un maxi quantitativo di droga, oltre 18 tonnellate di hashish, è stato intercettato dalla Guardia di Finanza nelle acque del Mediterraneo. Lo stupefacente era trasportato a bordo di due pescherecci fermati dalle unità navali della Gdf di Palermo e Cagliari, a 22 miglia da Pantelleria, al largo delle acque siciliane.

Abbordate, le imbarcazioni sono state condotte nel porto di Trapani dove sono state perquisite dai finanziari che hanno scoperto così 700 pesanti pacchi che contenevano le 18,5 tonnellate di hashish che, una volta immessa sul mercato, avrebbe fruttato ben 100 milioni di euro. I 25 uomini che componevano gli equipaggi dei due pescherecci sono stati tutti arrestati.

Le imbarcazioni, prive di bandiera, sono state individuate e tenute costantemente sotto osservazione fin quando, giunte a breve distanza dalle coste, sono state raggiunte con due distinte operazioni.

L’operazione ha richiesto l’impiego di aerei della Guardia di Finanza dotati di sofisticate apparecchiature di rilevamento e delle unità navali d’altura che operano nel contesto delle attività di vigilanza nel Canale di Sardegna e nello Stretto di Sicilia condotte dalla Guardia di Finanza per il monitoraggio delle rotte commerciali e la prevenzione e repressione dei traffici illeciti verso le coste italiane e comunitarie

Il maxisequestro di oggi si aggiunge a quelli già eseguiti nelle precedenti operazioni condotte dalle unità aeronavali d’altura del Corpo e che, nell’ultimo triennio, hanno portato al sequestro di oltre 136 tonnellate di droga (62 chili di hashish, 67 di marijuana e 7 di cocaina), all’individuazione ed al soccorso di oltre 36 mila migranti, all’arresto di 323 scafisti e narcotrafficanti ed al sequestro di 300 imbarcazioni utilizzate per traffici illeciti.

Le attività sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo e dalla Procura della Repubblica di Trapani e condotte in stretta collaborazione con il Maritime Analysis and Operations Centre (MAOC) di Lisbona e la Direzione Centrale dei Servizi Antidroga (DCSA).