Tripodi (Pdci): “Solidadietà agli Lpu e Lsu ed ai lavoratori delle pulizie delle scuole”

Calabria Politica
Michelangelo Tripodi

"In relazione allo sciopero nazionale dei lavoratori delle imprese di pulizie che operano nelle scuole che si svolge oggi venerdì 14 febbraio 2014, esprimo pieno sostegno alla lotta dei lavoratori che da troppo tempo subiscono i tagli del Ministero dell'Istruzione unitamente ai soprusi e alle angherie delle imprese appaltatrici". E' quanto scrive Michelangelo Tripodi, segretario regionale del Pdci.

"Al punto a cui siamo - continua Tripodi - giunti ritengo che l'unica soluzione, utile per la scuola e per i lavoratori, sia la stabilizzazione dei lavoratori ex LSU come collaboratori scolastici a tempo indeterminato.

Questo è l'unico modo realistico per far fronte ai tagli indiscriminati e ripetuti che hanno ridotto sempre più al lumicino le risorse disponibili.

Con i pochi soldi che ci sono è un'operazione che si potrebbe tranquillamente fare. Ovviamente ciò significa cancellare l'esternalizzazione del servizio di pulizia delle scuole e tagliare i profitti delle imprese private collegate al PD, a Forza Italia e all'UDC che in questi anni si sono ingrassate con il denaro pubblico e sfruttando i lavoratori.

Sicuramente si spenderebbero meno soldi di quanto di spende adesso, si garantirebbe ai lavoratori un lavoro sicuro e stabile e un salario dignitoso e si taglierebbero le unghie alle imprese private.

In tal senso, è opportuno ricordare che oggi in media le imprese private ricevono dal Ministero dell'Istruzione, tramite le scuole, circa 2.500/3.000 euro per ogni unità di personale addetto a cui mensilmente pagano un salario di non più di 800/850 euro mensili per un orario di lavoro di 35 ore settimanali. In pratica per ogni addetto le imprese private spendono meno di un terzo di quanto ricevono dallo Stato e intascano circa 2.000 euro per ogni addetto da cui vanno detratte le tasse sul lavoro.

Fate un pò voi i conti di quanto è il profitto che si realizza e quanto grandi sono le mazzette a cui partecipa anche la politica. Per tagliare i profitti e cancellare lo sfruttamento c'è una sola cosa da fare: ripristinare la gestione diretta del servizio di pulizia e assumere a tempo indeterminato i lavoratori ex LSU e appalti storici.

Questa è la scelta da fare per garantire un servizio efficiente e qualificato e per tutelare i diritti e la dignità dei lavoratori. Tutto il resto è solo un teatrino che non ha niente a che vedere con la realtà drammatica dei problemi del paese".