Catanzaro, Costanzo su rinnovamento parco macchine dell’Asp

Catanzaro Salute

“La ricorderanno tutti quella conferenza stampa di metà dicembre con la quale il direttore generale dell’Asp aveva inteso avviare “la fase di rinnovamento del parco macchine, con la consegna delle prime nuove 40 autovetture acquisite attraverso la procedura Consip”. - Afferma Sergio Costanzo, Consigliere comunale di Catanzaro - La ricordano tutti soprattutto perché il dg aveva ampiamente sottolineato che tale idea geniale avrebbe portato senza alcun dubbio ad un notevole risparmio dei costi. E invece, quelle “Panda”, a tre mesi dal loro arrivo, sino ad oggi sono costate all’Azienda Sanitaria poco meno di 50mila € senza aver percorso un solo chilometro, perché giacciono parcheggiate nel cortile di Via Barlaam da Seminara, forse in attesa di una nuova inaugurazione o di fare il pieno.

Se si considera che ogni autovettura costa mensilmente intorno ai 420 euro la spesa complessiva per tre mesi ammonta esattamente a 50.400 euro da pagare a Consip, indipendentemente se siano state usate o meno. “La nuova gestione del parco macchine aveva sottolineato l’Asp nel solito pomposo comunicato stampa (eu ma cantu ed eu ma sonu dice un vecchio proverbio catanzarese) consentirà di risparmiare significativi emolumenti che vanno dalle 435 euro mensili per ogni automezzo” perché “saranno garantiti il pagamento del bollo, due cambi gomme, la manutenzione e la possibilità di avere una vettura sostitutiva nel caso in cui qualcuna di esse dovesse rimanere in officina per più di tre giorni”. – Prosegue - Ci chiediamo: ma per i primi due anni le auto non sono garantite dalla ditta costruttrice? E quanto costano bollo, gomme e assicurazione? Rispetto all’importo totale che l’Asp dovrà pagare nei quattro anni per singola auto, i conti – a nostro avviso – non tornano. E c’è di più. Pare che Consip abbia anche posto il vincolo che nei quattro anni ciascun automezzo non debba superare i 100.000 km, con una media quindi intorno ai 20km all’anno. Che succederà poi se si dovessero superare questi km? Chi pagherà? E quali saranno i costi? E si potranno riscattare e a quali condizioni? Sono domande che il cittadino attento certamente si pone e che noi giriamo a chi di competenza, ma soprattutto al presidente Scopelliti, tanto attento in fatto di contenimento della spesa. Conclude - Un’ultima annotazione: ci piacerebbe sapere che fine ha fatto anche l’acquisto delle quattro ambulanze promesse dal direttore dell’Asp per sostituire quelle che nelle varie postazioni del Suem 118 hanno già abbondantemente superato i 500mila chilometri e che continuano a viaggiare mettendo in serio pericolo la vita degli operatori e dei pazienti che trasportano.”