Gioia Tauro: Scopelliti, “operazione sicura, voglio zona franca”

Reggio Calabria Attualità

"Abbiamo ottenuto garanzie di massima sicurezza sulle operazioni di trasbordo, e in cambio abbiamo chiesto l'impegno del governo per istituire la Zona economica speciale per la Piana di Gioia Tauro". Questa, in estrema sintesi, la relazione del presidente della giunta regionale calabrese, Giuseppe Scopelliti, offerta in consiglio regionale, riunitosi oggi pomeriggio con quest'unico punto all'ordine del giorno, preceduto però da una serie di interrogazioni a risposta.

Scopelliti ha fornito il resoconto dell'incontro romano col governo Letta sul tema della nave con armi chimiche siriane che dovrà fare scalo al porto di Gioia Tauro, per passare i container a una unità della marina militare americana e completare così il disarmo gestito dall'Onu. "Abbiamo partecipato - ha riepilogato Scopelliti - a una riunione presso la presidenza del Consiglio dei ministri, alla presenza del presidente Enrico Letta, dei ministri dell'ambiente e dei trasporti, nella quale ci è stata confermata l'iniziativa dell'operazione di trasbordo delle armi siriane. In quella circostanza abbiamo richiesto al governo la possibilità di conoscere il contenuto dei container, il grado di pericolosità e ovviamente sia io che i sindaci abbiamo posto una serie di interrogativi. Dagli interventi emersi da parte dei rappresentanti del governo - ha aggiunto - ci è stato chiarito che la vicenda è ritenuta da loro di normale routine, perché è stato ribadito che sia nel 2012 che nel 2014 analoghe operazione su materiali pericolosi della stessa classe 6.1, sono state effettuate al porto di Gioia Tauro. Il porto di Gioia - ha proseguito Scopelliti - è stato scelto perché è tra i porti nazionali il più sicuro, e anche il terminalista, non soltanto la capitaneria di porto, ha ribadito che per loro questo è un percorso naturale. Noi ci siamo trovati di fronte a certezze e garanzie e devo dire che a tutt'oggi non abbiamo ancora elementi che ci consentano di portare elementi di criticità al tavolo, perché quel che è di nostra conoscenza comporta che tutti i dettagli rientrano in quei parametri che il terminalista stesso ha detto che il porto è in grandi di governare senza particolari difficoltà".

Scopelliti quindi ha chiarito che l'operazione avverrà da nave a nave, attraverso la "movimentazione dei contenitori attraverso rotabili", le operazioni dureranno dalle 12 a massimo 20-24 ore, non avverrà alcuno stoccaggio, il terminalista ha organizzato un pronto soccorso da campo, conscio che i rischi sono minimi, e in ogni caso il raggio d'azione, è stato ribadito, non supera i 700 metri, ossia resta limitato entro i confini del porto. Infine, è stato anche chiarito che non si tratta tecnicamente di "armi chimiche", ma di sostanze che singolarmente prese non sono ancora "armi chimiche" e che per diventare tali andrebbero composte tra loro. Inoltre lo stesso ministro Lupi si è detto disponibile a presenziare all'operazione. Scopelliti ha anche chiarito la battuta del premier sulla chiusura del porto. "L'unica obiezione - ha detto - è stata del sindaco di Gioia Tauro, che ha detto che il porto non può ospitare l'operazione perché non abbiamo un ospedale, al che Letta, ma la sua è stata una battuta, ha risposto 'allora chiudiamo il porto visto che fate simili operazioni ogni giorno e non avete l'ospedale". Scopelliti ha anche riferito di avere risposto ai grillini, in Commissione, di portare elementi concreti contro l'operazione, e non motivi politici. Il governatore, ancora, ha smentito di essere stato al corrente delle intenzioni del governo prima della scelta ufficiale di Gioia Tauro: "il premier ha confermato che io ero all'oscuro, semmai ho lamentato la carenza di informazioni che ha generato la preoccupazione delle nostre comunità".

"Da parte nostra - ha aggiunto Scopelliti - abbiamo detto che i governi nazionali non hanno mai guardato con attenzione al porto di Gioia Tauro, mai vi è stato un governo che si sia speso in modo determinante per lo sviluppo di quel porto, tanto che noi abbiamo dovuto finanziare con 8 milioni di euro interventi per venire incontro agli armatori". E qui il governatore si è appassionato nel raccontare cosa significherebbe, in termini di sviluppo per tutta la Piana ma anche per l'intera provincia, la creazione della Zes. "La zona economica speciale - ha detto Scopelliti invitando i colleghi consiglieri a volare alto in politica - è la grande partita del futuro, capace di incidere nel futuro dei nostri territori". Ultima stoccata per l'ipotesi della Costa Concordia da smantellare a Gioia: "Qualcuno ha detto che Scopelliti ha fatto un baratto, e poi ieri Forza Italia ha chiesto di portare la Concordia a Gioia Tauro. Però mi fa piacere, se non altro perché significa - ha aggiunto - che i toni si sono ammorbiditi e anche chi era contrario adesso è possibilista". (AGI)

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