L’avvocato Catalano sulla chiusura del Tribunale di Rossano

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“La politica sembra essere distratta ed indifferente rispetto alla problematica dell'illegittima soppressione del tribunale di Rossano e dell'ancora più ingiusto accorpamento a quello di Castrovillari. Ma forse più che distrazione si tratta di impotenza o incapacità di affrontare coloro (i burocrati del Ministero della Giustizia ed il CSM garantito da Napolitano) che a tutti i costi hanno voluto far partorire la riforma delle circoscrizioni giudiziarie. Di questo ormai bisogna darne atto”. E’ quanto scrive in una nota l’avvocato Pasquale Catalano.

Ma ancora più preoccupante appare il sentimento di rassegnazione che traspare nell'opinione pubblica di questo territorio, nonché tra gli avvocati del foro rossanese, ad eccezione di pochi che ancora continuano a

lanciare segnali di protesta e disapprovazione.

Intanto ancora la palla passa alla giustizia amministrativa. Infatti il TAR Lombardia, all'udienza di convalida del 14.01.2014, ha accolto in via cautelare il ricorso del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Vigevano, nella persona del suo Presidente Avv. Giuseppe Antonio Madeo (originario di Longobucco), contro il provvedimento del Presidente del Tribunale accorpante di Pavia, che ordinava la cessazione dell'attività

giudiziaria e la conseguente chiusura del Tribunale di Vigevano a far data dal 19 dicembre 2013.

Il Tribunale di Vigevano, così come quello di Rossano, è stato inserito nel decreto ministeriale n. 1048 del 13.9.2013 che ha stabilito per otto tribunali dei 31 soppressi una proroga di due anni per lo smaltimento degli affari civili ordinari.

In verità per il solo Tribunale di Rossano il decreto ministeriale aveva previsto la proroga anche per il penale poi, tuttavia, disattesa dal Presidente Chiaravalloti di Castrovillari nel mese di novembre 2013 con proprio provvedimento del 23/11/2013, avverso il quale il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Rossano, con delibera del 26/11/20113, ha deliberato il ricorso al TAR Calabria e del quale ancora ad oggi si è in

attesa di conoscere gli sviluppi e l'esito.

Anche Bassano del Grappa all'udienza di convalida aveva ottenuto da parte del TAR Veneto la sospensione della cessazione dell'attività giudiziaria nella sede del Tribunale soppresso.

Si rende opportuno ricordare che a distanza di oltre 4 mesi dall'accorpamento stanno emergendo numerosi problemi e difficoltà inerenti all'accorpamento del Tribunale di Rossano a quello di Castrovillari. Oltre

ai noti problemi legati alla distanza ed alla viabilità, stanno emergendo problemi legati all'insufficienza delle stanze per addetto (è sotto gli occhi di tutti che in molte stanze vi lavorano più di due o tre addetti in

violazione delle normative sulla sicurezza che prevedono un rapporto di 12 mq per addetto), aule di udienza (infatti capita spesso che in un'aula tengano udienza anche due Magistrati), carenza di arredo nelle cancellerie e nelle aule di udienza, di armadi per la conservazione dei fascicoli e dei faldoni; mancanza di fotocopiatori per gli avvocati e l'utenza; difficoltà di connessione delle linee telefoniche e dei fax; insufficienza di parcheggi per gli avvocati e l'utenza; mancanza di un bar ristoro all'interno del

Palazzo di Giustizia; smarrimento di svariati fascicoli e conseguenti rinvii d'ufficio di Cause sia civili che penali ecc.

Va anche ricordato il disagio per l'accesso all'ufficio UNEP di Castrovillari, anche per gli avvocati del foro di Castrovillari, che, tra l'altro, è stato ritenuto dall'ASP - Dipartimento di Prevenzione ed Igiene,

non capiente, inagibile ed inadeguato dal punto di vista igienico sanitario così come altrettanto lo è il vecchio tribunale presso il quale a quanto pare si vorrebbe trasferire l'UNEP ed altri uffici giudiziari.

A tutto questo, che non è poco, bisogna aggiungere la carenza di personale amministrativo e di magistrati anche a causa di diversi trasferimenti ad altre sedi.

La riforma e l'accorpamento del tribunale di Rossano ha già messo in evidenza gli annosi problemi che attanagliano la giustizia italiana e tutto fa pensare che con l'avvenuto folle ed ingiusto accorpamento del Tribunale di Rossano a quello di Castrovillari le cose ben presto peggioreranno fino a causare la quasi paralisi del sistema giustizia in questo territorio e di conseguenza una irreversibile sfiducia dei cittadini nello stato.

Le affermazioni della Cancellieri e di chi ha valuto sbandierare l'accorpamento del Tribunale di Rossano a quello di Castrovillari come un sicuro miglioramento e più agevole e celere accesso alla giustizia per i

cittadini di tutto il comprensorio, in questa fase iniziale sono state già smentite dai fatti.

Alla luce degli evidenti fatti narrati - conclude la nota - si confida in una pronta ed immediata marcia indietro da parte delle competenti istituzioni ministeriali".


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