Armi a Gioia, Coldiretti: tenere viva la Calabria nell’agenda del Governo

Calabria Attualità

La cordata Istituzionale, guidata dal Presidente Scopelliti e chiesta dai sindaci dell’area interessata al porto di Gioia Tauro, in relazione all’arrivo di armi chimiche siriane, che tante preoccupazioni continuano a suscitare nei cittadini, bene ha fatto a richiedere al Governo nazionale, le massime garanzie, affinché l’operazione avvenga con elevati standard di sicurezza in modo da non creare pericoli di nessun tipo al territorio.

“Un impegno - afferma Molinaro presidente di Coldiretti Calabria - che contribuisce a ristabilire serenità e a dare della Calabria e del Porto di Gioia Tauro una dimensione di logistica operativa internazionale di grande valenza ”. La vicenda, che ha avuto e avrà una vasta eco nazionale ed internazionale, ha sicuramente contribuito a mettere in cima all’agenda del Governo Nazionale la Calabria.

Molinaro, allora, proprio in virtù di una dimostrata responsabilità e maturità, rivolgendosi al Presidente Scopelliti, lo esorta a tenere vivo questo atteggiamento, facendo in modo che per davvero, si riversino politiche concrete sulla regione, che come questa operazione testimonia, è davvero strategica nell’area del mediterraneo per un processo di disarmo, pace e sviluppo sostenibile che la comunità internazionale vuole. Si possono aprire capitoli nuovi con una strategia ambiziosa delineando un lungimirante piano di successo. Oggi, la regione, ha l’opportunità di essere maggiormente legittimata.

In primo luogo - chiede – che ci sia un impegno, affinché all’interno dei palinsesti, delle reti televisive pubbliche si veicoli la Calabria bella, positiva e operosa, che non deve essere marginale nello scacchiere intenzionale: ed i fatti lo dimostrano. Chiede ancora al Governatore, di insistere affinché, sinergicamente, Stato e regione possano mettere insieme risorse per interventi di pronta cantierabilità anche di "piccole opere" capaci di dare risposte di breve-medio termine in particolare sul dissesto idrogeologico.

Ma – chiede Molinaro – per rimanere nell’ambito agroalimentare, di destinare finalmente, risorse regionali per la ristrutturazione ed ammodernamento dell’agrumicoltura della piana di Rosarno - Gioia Tauro di pari passo con la richiesta al Governo di approvare l’aumento al 20% di succo di arance nelle bibite e l’approvazione dei decreti attuativi previsti dalla legge n. 4 del 2011 per l’indicazione obbligatoria dell’origine in etichetta delle aranciate.

Come gesto di distensione ma anche per marcare in modo netto la vocazione agricola dell’area interessata – conclude Molinaro – ci rendiamo disponibili, nei giorni previsti per l’operazione al porto di Gioia Tauro, a far degustare alle “eroiche” persone che materialmente svolgeranno il lavoro, le produzioni della filiera agrumicola del territorio.

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