Aumento tariffe Atam e Trasporto locale: il M5S reggino incontra l’assessore regionale Fedele

Reggio Calabria Infrastrutture

A seguito del sit in organizzato stamane dagli attivisti del M5S reggino , presso la sede del Consiglio Regionale della Calabria in via Portanova, si è richiesto ed ottenuto un incontro con l’Assessore ai Trasporti L. Fedele.

"Una delegazione del 5 stelle - si legge in una nota - assieme ad uno dei 3mila anziani cui è stato ritirato ’abbonamento mensile Atam gratuito, ha incontrato l’Ass. Fedele per ottenere delle risposte concrete sulla risoluzione delle imminenti criticità del settore dei Trasporti regionale a partire dal saldo del debito verso l’Atam e la revoca immediata dell’Ordinanza che prevede il ritiro agli ultrasettantenni dei titoli di viaggio mensili gratuiti.

Accolte le nostre richieste di confronto, la replica dell’Assessore è stata immediata, con l’annuncio, in primis, del pagamento entro l’inizio della settimana prossima delle tre mensilità arretrate per dipendenti Atam; impegno garantito visto che già la somma prevista è in lavorazione al settore “ragioneria”.

Per quanto riguarda lo “scandaloso” ritiro delle tessere mensili agli anziani ed all’annullamento di qualsiasi privilegio o “sconto” per chiunque , Fedele ci tiene a far

sapere che tutto passerà dall’approvazione del Governo centrale del Piano Trasporti Locali che garantirebbe l’accesso ai fondi FAS con la conseguente estinzione, a livello regionale, finanche dei debiti contratti nei confronti delle Aziende di Trasporti operanti sul territorio.

L’accertamento delle fasce di reddito di appartenenza, degli anziani finora esentati da ogni tipo di onere economico, stabilirà entro 2 mesi massimo a chi sarà riconfermato questo diritto e chi invece dovrà regolarmente pagare; si anticipa una conferma solo per coloro che non superano i 7-8 mila euro di reddito annuo nella dichiarazione ISEE. Nel frattempo pagheranno tutti.

Relativamente al debito verso gli Operatori del settore dei Trasporti, secondo le stime degli stessi quantificato in circa 250 mln di euro, l’Assessore parla di una certificazione reale dello stesso, ad opera della Regione Calabria, di circa 102 mln a cui si riuscirebbe ad aggiungere una somma di altri 20mln di euro circa.

Nei confronti dell’Atam il “presunto debito” di oltre 20mln viene confermato da Fedele solo per la metà (10 al massimo) e si ritiene di poter far fronte alla suo saldo per intero ad approvazione avvenuta dei fondi FAS.

Ci vengono date per certe queste cifre ed anche l’impegno ufficiale della Regione Calabria a far fronte a questo tortuoso problema che risolleverebbe le casse dell’Atam salvandola da un certo tracollo finanziario. Dulcis in fundo viene ribadito che anche gli studenti perderanno le loro “riduzioni” inclusa quella relativa al biglietto cumulativo “trebus” frutto di accordo fra Atam e Trenitalia non ancora rinnovato dopo il suo annullamento definitivo malgrado le pressioni esercitate per reintrodurlo.

Gli aumenti sono dettati dall’adeguamento a direttive nazionali sul settore Trasporti che hanno obbligato l’Ente regionale ad adottare misure spesso drastiche.

Le responsabilità dunque, ci viene fatto intendere, sono del Governo e non della Regione Calabria. Frequentemente ci troviamo davanti partiti incapaci di assumersi responsabilità e ineccepibili invece a scaricarle ad altri. Ricordiamo che per circa 8 anni – dal 2002 al 2010 - l’amministratore unico era un certo Demetrio Arena, attuale assessore alle Attività Produttive della Regione Calabria nonchè “ex sindaco” del Comune sciolto per “contiguità alla ‘ndragheta” che, proprio per le “alte doti” di ex amministratore dell’azienda dei trasporti reggina, è stato promosso a tale incarico dal Governatore.

L’ATAM, negli anni della sua gestione (meglio dire “cattiva gestione”) ha sofferto

economicamente per scelte politiche irresponsabili. Le sofferenze che vissute in quel periodo dai dipendenti, sono le stesse di quelle attuali: sono sempre il frutto di incapacità gestionale e non esclusivamente di fondi regionali non erogati o erogati in ritardo.

Ci chiediamo al contempo, politicamente parlando, se non sia forse il Governatore Scopelliti appartenente allo stesso partito di Alfano che attualmente è “governo” e non “Opposizione” e dunque quale sia il problema reale se non quello della espressa volontà politica di esprimere provvedimenti differenti da quelli finora adottati con caratteristiche assolutamente “antisociali” e che vanno a colpire, come al solito, le fasce più deboli della popolazione.

Ci chiediamo, perchè lo stesso rigore non venga applicato sul taglio radicale dei canoni mensili per l’uso delle “auto blu” (varie migliaia di euro per quella del Governatore) e per tutti i privilegi dei consiglieri e della Giunta regionale il cui abbattimento risanerebbe in buona parte le inadempienze economiche verso terzi garantendo l’espletamento dei servizi fondamentali.

Ci chiediamo perchè alle giustificazioni impeccabili di carattere “tecnico” non si contrapponga, nell’azione politica fattiva, un’ espressa volontà etica a salvaguardia dello stato di diritto di migliaia di cittadini a cui ormai viene solo detto: “paga”!

Il M5S ribadisce la sua posizione radicale a tutela dello stato sociale ed alla garanzia dei diritti su cui questo si fonda ai quali la legge ed ogni documento contabile devono dar conto pena la violazione sostanziale di ogni elemento che può caratterizzare e connotare come tale un “servizio” e della nostra stessa Costituzione.

Il Trasporto deve rimanere “pubblico” ed “efficiente”; non si può tollerare un aumento di quasi il 40% per poi viaggiare ancora su treni locali a “nafta” con orari mai rispettati, in piedi e senza le più elementari forme di sicurezza.

La politica deve una risposta immediata e concreta; i veri conti tornano solo quando il cittadino è soddisfatto.

Il “treno” della buona politica cammina sullo stesso binario di quello della civiltà".