Disabili e normodotati, obiettivo: qualità della vita. Un convegno a Rossano

Cosenza Salute

“Se si pensa alle persone come ad una piramide il cui vertice è rappresentato dalla qualità della vita e per il raggiungimento del quale intervengono diversi fattori come l’età, l’essere disabili o normodotati, l’ambiente, si capisce che le informazioni che lo stesso paziente può dare nel corso della sua vita, dall’età dello sviluppo, all’età adulta, possono influire sulle scelte sul come, dove e se possibile intervenire. La disabilità non è una cosa caritatevole. È vero, non siamo in molti ad occuparcene, anzi davvero in pochi. In Italia esiste un solo centro per lo sviluppo infantile. A sostenerci, ci sono solo i pazienti. Non interessiamo alle aziende farmaceutiche perché costiamo”.

È quanto ha ribadito il Prof. Giorgio Albertini, responsabile scientifico del convegno sui dimorfismi del rachide promosso dalla Società Cooperativa I Figli Della Luna nello scorso week end, a Rossano. Con lui, a chiudere la prima della sessione del primo dei due giorni dedicati alla formazione su questo tipo di disabilità è intervenuto anche il dott. Pierfrancesco Costici, dirigente medico responsabile di struttura semplice di neuro ortopedia del Bambin Gesù di Palidoro. Ortopedico lui, neurologo il Prof. Albertini, l’emisfero destro e l’emisfero sinistro – così come amano definirsi - di una mente, di un cervello che lavora per la riabilitazione delle persone con disabilità dello sviluppo. Chirurgia ortopedica nelle paralisi cerebrali infantili è, nello specifico il tema sul quale è intervenuto.

Più tecniche sono state le relazioni che hanno seguito la relazione la relazione del dott. Corsici. Da quella di Daniele De Maldè, coordinatore dell’evento, intervenuto su “Il trattamento ortesico delle scoliosi idiopatiche” all’ing. Luca Lucibello su Sistemi di postura: elementi e confronti fino al dott. Francesco Mattogno intervenuto su Il trattamento ortestico delle scoliosi neurogene.