Malattie, Pacenza: regolarizzare somministrazione farmaci a scuola

Calabria Salute

Il presidente della III Commissione Sanità Salvatore Pacenza è impegnato affinché anche in Calabria si regolarizzi la somministrazione di farmaci durante l’orario scolastico per alunni e studenti che soffrono di patologie croniche o acute (“crisi convulsive”, “asma bronchiale”, “shock anafilattico”, “diabete giovanile”) al fine di garantire anche per loro il diritto allo studio.

Si tratta di una problematica assai delicata che il Legislatore nazionale ha già affrontato nel novembre 2005 emanando le Linee guida per la somministrazione di farmaci in orario scolastico. Sono poche le Regioni italiane che hanno recepito tale indicazione del ministero dell’Istruzione. In particolare, il decreto prevede all’articolo 3 che tale procedura coinvolga le famiglie, i dirigenti scolastici, il personale docente e non, i medici di base, le Aziende sanitarie e gli Enti locali.

Al fine di sollecitare l’adozione delle Linee guida, il presidente della III Commissione Pacenza ha avuto degli incontri nel corso di questa settimana presso il dipartimento Sanità e tutela della salute. In tale ottica è stato interpellato anche l’assessore regionale alla Cultura e pubblica istruzione Mario Caligiuri che si è reso assolutamente disponibile per velocizzare l’iter d’azione delle Linee guida da parte della Regione.

Si è quindi convenuto che, a breve, la giunta regionale farà proprie le indicazioni del ministero tramite un decreto cui, subito dopo, dovrà seguire un protocollo di intesa tra Regione e Ufficio scolastico regionale che regolamenterà tutta la procedura di somministrazione di farmaci durante l’orario scolastico.

Sebbene l’iniziativa non comporti alcun aggravio di spesa richiede però sforzi organizzativi da parte delle scuole che dovranno formare il personale docente e non, così come la somministrazione dovrà essere effettuata in appositi spazi all’interno degli istituti.

“È impensabile – commenta in proposito l’onorevole Pacenza – che tutto ciò rappresenti un ostacolo per il normale svolgimento dell’orario scolastico da parte di ragazzi che sono purtroppo costretti a combattere quotidianamente con la somministrazione di farmaci a causa di patologie croniche di cui sono involontariamente portatori. Normare tale prassi è un atto di civiltà che mi vede impegnato in prima linea al fianco di questi che non sono da considerare o far percepire, assolutamente, come studenti diversi da altri. Mi preme inoltre sottolineare la sensibilità mostrata in questo frangente dal dipartimento Salute verso la problematica”.