Lsu-Lpu: aperto spiraglio con manifestazione di Reggio Calabria

Calabria Cronaca Ignazio Russo

Con la manifestazione di Reggio Calabria, si è aperto uno spiraglio di luce per i lavoratori precari LSU-LPU calabresi.

Quella del 12 novembre scorso è stata una giornata di lotta dura per i duemila LSU-LPU, presenti a Palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale calabrese, provenienti da ogni parte della Calabria, per seguire i lavori del Consiglio. La pressione dei lavoratori precari è servita a indurre il Consiglio Regionale ad approvare l'assestamento di bilancio per consentire il pagamento delle spettanze arretrate ai manifestanti. L'assessore Salerno, nell'introdurre i lavori sull'argomento, aveva ricordato che si tratta di una vicenda "che ci trasciniamo da 17 anni, con una situazione pesante per la Regione Calabria". Salerno ha ricordato che sin da giugno il presidente Scopelliti ha chiesto un tavolo di confronto col governo.

Il prossimo 21 novembre si discuterà al tavolo romano alla presenza di diversi ministeri. "La Regione Calabria, ha concluso Salerno, non ha mai messo in discussione la continuità lavorativa di questi lavoratori". Il dibattito è stato concluso dal presidente Scopelliti, il quale ha annunciato che per il 2014 è allo studio una soluzione che consenta di trovare una risposta unica per tutte e 12 le mensilità. "L'impegno del governo regionale, ha concluso Scopelliti, sarà quello di dare continuità per il 2014 però, ha avvertito, fomentare sulla disperazione è un rischio per tutti".

Al termine del Consiglio Regionale, poi, la rappresentanza sindacale CGIL, CISL e UIL Calabria, ha emesso questo comunicato “Le scriventi Segreterie Regionali comunicano che, nel prendere atto delle decisioni maturate, grazie alla forte iniziativa unitaria svoltasi davanti alla sede del Consiglio Regionale della Calabria, nella giornata del 12 u.s., permane lo stato di agitazione dei lavoratori nelle more di definizione della vertenza che vedrà un nuovo passaggio fondamentale, durante l’incontro già previsto e fissato per la data del 21 novembre 2013 a Roma.

Sono proclamate altresì assemblee sui luoghi di lavoro per organizzare tutte le azioni a sostegno del tavolo di cui sopra, convocato con la presenza dei sindaci, del governatore della Calabria, del sindacato con delegazioni di lavoratori. I precari hanno comunicato che continueranno lo stato di agitazione e la mobilitazione per organizzarsi per il presidio di massa a Roma il prossimo 21 novembre.

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