Confcommercio Cosenza, Algieri: non si possono tollerare fenomeni di illegalità

Cosenza Attualità

Denunciare l`entità e le conseguenze sull`economia reale dei fenomeni illegali che, alimentando la concorrenza sleale, alterano il mercato e accrescono l`economia sommersa: questo l’obiettivo della Giornata di Mobilitazione Nazionale "Legalità, mi piace" indetta per ieri, 11 novembre 2013, da Confcommercio Nazionale ed alla quale hanno aderito tutte le Federazioni nazionali, le Associazioni provinciali e territoriali del sistema confederale.

In una fase in cui la crisi non accenna ad allentare la sua morsa sull’economia, il sistema imprese, già messo a dura prova, è ulteriormente indebolito dai fenomeni legati alla criminalità, alla contraffazione, all`abusivismo commerciale e, più in generale, a tutte le forme di illegalità del sistema produttivo e del mercato del lavoro.

L’iniziativa ha voluto focalizzare l’attenzione su questi temi per sensibilizzare la società ed avviare un confronto ed un dialogo costruttivo tra imprese ed istituzioni.

Confcommercio Cosenza ha aderito organizzando un’Assemblea pubblica, aperta agli imprenditori ed alla stampa, alla quale hanno preso parte il Tenente Colonnello Giosuè Colella, Comandante della Guardia di Finanza Provincia Cosenza, il vice Prefetto di Cosenza, dott. Vito Turco, i presidenti delle Associazioni provinciali dei consumatori Adoc e Federconsumatori ed i presidenti delle associazioni territoriali e di categoria provinciali.

All’incontro ha preso parte anche una rappresentanza degli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Pezzullo” di Cosenza. Proprio gli studenti delle scuole della città erano stati invitati a partecipare con l’obiettivo di sensibilizzare anche i più giovani ad un consumo legale e consapevole.

L’Assemblea pubblica è stata aperta con gli interventi, in diretta streaming nazionale, del Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli; del Ministro dell'Interno, Angelino Alfano; del Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato; del Generale di Corpo d'Armata della Guardia di Finanza, Pasquale Debidda.

“Questa iniziativa è nata dall’esigenza di far sentire la voce delle piccole e medie imprese - ha affermato il Direttore di Confcommercio Cosenza, Maria Cocciolo, nell’introdurre i lavori - per denunciare il drammatico impatto che i fenomeni di illegalità hanno sull’economia”.

L’indagine condotta dal Centro Studi Confcommercio - ha continuato - evidenzia dei dati a dir poco allarmanti. Ben 7 esercizi commerciali su 100 in Italia sono abusivi (sede fissa + aree pubbliche); 4 su 100 sono gli esercizi commerciali abusivi in sede fissa e 1 su 5 quelli in aree pubbliche. Tutto ciò causa una perdita totale di fatturato pari 17,2 miliardi per il solo 2013 (di cui 8,8 miliardi sottratti al commercio al dettaglio; 5,2 miliardi sottratti al settore bar e ristorazione; 3,3 miliardi il fatturato dei prodotti contraffatti)”.

“Questi fenomeni - ha concluso - impattano pesantemente sul sistema economico-sociale causando la chiusura delle imprese oneste, la perdita di posti di lavoro, danneggiando i consumatori, la sicurezza pubblica e producendo un grave danno d’immagine all’intero Paese”.

“Non si possono tollerare fenomeni di illegalità che alterano le regole del mercato e alimentano l’economia sommersa - ha dichiarato il Presidente di Confcommercio Cosenza Klaus Algieri. L’abusivismo commerciale, la contraffazione ed altre forme di criminalità sono sempre più dilaganti. In un momento di crisi economica che sta già fiaccando le nostre imprese, dobbiamo agire per contrastare l’illegalità in tutte le sue forme”.

“È necessario - ha continuato - un lavoro di squadra tra imprenditori, consumatori, Istituzioni e Forze dell’Ordine. Non possiamo accettare che le imprese sane siano danneggiate dalla concorrenza sleale di chi non rispetta le regole”.

Il Vice Prefetto di Cosenza, Vito Turco ha confermato l’impegno della Prefettura nel contrasto alle varie forme di criminalità economica. “Contraffazione ed abusivismo sono problemi sociali oltreché economici e di mercato che causano danni considerevoli non solo alle imprese ed allo Stato ma anche ai lavoratori ed ai cittadini. Precisi interventi legislativi confermano la volontà di sradicare questi fenomeni”.

Il Comandante della GDF, Giosuè Colella ha ribadito che “la Guardia di finanza è dalla parte delle imprese sane. Il contrasto alla criminalità economico-finanziaria richiede risposte concrete e tempestive con un approccio trasversale ed unitario. Noi siamo impegnati in prima linea - ha continuato - ma è importante la collaborazione ed il dialogo costruttivo con gli attori della società civile, affinché l’impegno contro ogni altra forma di illegalità sia sempre più socialmente condiviso”.

Hanno preso parte alla mobilitazione anche i presidenti delle Associazioni dei consumatori della provincia di Cosenza: in particolare: Cristina Intrieri per Federconsumatori e Giuseppe Cannataro per Adoc. Nel portare il loro contributo all’incontro, hanno confermato il comune impegno in attività e campagne di sensibilizzazione contro i fenomeni criminali. Hanno inoltre ribadito che premessa indispensabile per una lotta vincente nei confronti della criminalità, in tutte le sue forme, è un’alleanza tra imprese, consumatori e istituzioni.

Alla Mobilitazione erano presenti anche i presidenti delle Associazioni territoriali e delle Associazioni di categoria che, con le loro testimonianze, hanno confermato quanto i fenomeni illegali siano sempre più trasversali sia per i territori che per i settori colpiti.

L’incontro si è concluso con un momento di dibattito che ha permesso ai numerosi imprenditori presenti di esprimere le loro esigenze ed avanzare le loro proposte.

Nel corso del dibattito è intervenuto il Presidente della Commissione Regionale per l’Emersione del Lavoro non Regolare, Benedetto Di Iacovo che nel riferire i risultati del IX Rapporto sull'Economia Sommersa ed il Lavoro non Regolare in Calabria ha evidenziato l’elevata l’incidenza dell’economia criminale in Calabria. Si è poi complimentato per l’iniziativa affermando che "le organizzazioni di categoria rivestono un ruolo fondamentale nel contrastare i fenomeni criminali”.