Cimino (Lista Scopelliti) sui rapporti tra Eni e città di Crotone

Crotone Politica

"Possiamo affermare che la multinazionale Eni, è ormai visibilmente e palesemente presente nel nostro territorio ab illo tempore… Troppo, eccessivo, spropositato se consideriamo che ad oggi, questa presenza costante, non ha avuto ricadute sulla città, alcuna contropartita". E' quanto scrive il consigliere comune della Lista Scopelliti di Crotone, Manuela Cimino.

"Un territorio, il nostro - scrive Cimino - diventato negli anni terreno di facile conquista; un luogo dal quale attingere senza dare nulla in cambio perché tanto nessuno sino ad ora è stato in grado di pretendere adeguata ricompensa.

Non voglio dilungarmi nel ricostruire tutta la storia e il legame che intercorre tra ENI e la città di Crotone; non intendo neanche rimarcare quali sono i danni economici e ambientali perché rischierei di risultare ripetitiva e ridondante.

Un legame, quello tra ENI e Istituzioni, da sempre occultato e i cittadini di Crotone spettatori inermi. Ma ricercare ancora colpe sarebbe inutile e improduttivo; si rischierebbe solo di perdere ulteriormente tempo prezioso.

Mi pare che questa città ne abbia perso già abbastanza da quando si è avviato il discorso bonifica… Se avessimo iniziato la bonifica dell’area SIN, da quando abbiamo iniziato a parlarne, a quest’ora sarebbe già terminata. Purtroppo questa è la dura realtà ma la rassegnazione sarebbe il più grave errore da commettere; non si tratta di un qualcosa di irreversibile e irrimediabile. Certo la situazione è difficile, occorre ricostruire un dialogo con ENI e farlo immediatamente con fatti concreti e nel massimo della trasparenza.

Dovranno essere i cittadini stessi gli attori principali di questo dialogo, aiutati e tutelati da tutte quelle Istituzioni che intendono avviare un processo improntato, questa volta, su azioni reali e non sulle solite passerelle politiche fini a se stesse.

A mio avviso - conclude Cimino - lo step successivo e fondamentale alla buona riuscita del lavoro avviato dal nuovo gruppo costituito dal movimento “Crotone è dei crotonesi" insieme a “partiti e movimenti, associazioni di categoria, sindaci e istituzioni, marineria di Crotone, Isola Capo Rizzuto e Cirò Marina, associazioni ambientaliste, sociali e culturali, ordini professionali, organizzazioni sindacali”, dovrà necessariamente essere un incontro “faccia a faccia” con la multinazionale, nel quale si avanzeranno pretese; non per arroganza ma solo per giusta ricompensa".