Svuotamento laghi silani: Magorno presenta un’interrogazione parlamentare

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Come già annunciato in una precedente nota stampa, il Deputato del Pd Ernesto Magorno ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, On. Andrea Orlando, sulla questione delle operazioni di svuotamento dei laghi silani. Spiega nella premessa Magorno: “I laghi Arvo e Ampollino sono due grandi invasi artificiali costruiti negli anni '20 per alimentare alcune centrali idroelettriche della Calabria.

Attualmente i due laghi servono il Nucleo idroelettrico della Calabria con le centrali elettriche poste lungo i fiumi Neto, Simeri, Crocchio e Savuto; l’Arvo e l’Ampollino, situati nel Parco Nazionale della Sila, hanno una capacità complessiva di oltre 140 milioni di m3 d'acqua. La società elettrica A2A, multinazionale proprietaria di una parte delle centrali idroelettriche della Sila, intende procedere allo svuotamento dei laghi Ampollino e Arvo per effettuare interventi di manutenzione alle opere di presa dei due bacini idroelettrici. Tali lavori di manutenzione sulle dighe, che prevedono lo svaso e la pulizia del fondale dei due grandi laghi, destano serie preoccupazioni e interrogativi legittimi sugli effetti che ciò potrebbe avere sull’ambiente, sui laghi stessi, sulla flora e sulla fauna nonché sui corsi d’acqua di valle e sull’assetto idrogeologico dell'intera Valle del Neto“.

A parere del Deputato quindi: “ Ci potrebbero essere evidenti ripercussioni sul comparto turistico che è uno dei settori trainanti nell'economia di questi territori “. Sulla base di tali considerazioni Magorno chiede nella sua interrogazione: “ Se il Governo sia a conoscenza di quanto sopra esposto e se il Ministro, per quanto di competenza, intenda intervenire per verificare che tutte le procedure per gli interventi di che trattasi siano esperite secondo le previsioni di legge nonché per accertare quali siano le modalità di rimozione e smaltimento della notevole massa di fango e di materiale depositata sul fondo e che le operazioni di svaso e invaso dei suddetti laghi non abbiano di fatto alcun impatto negativo sull’ecosistema ricco di biodiversità e sull’ intero habitat del Parco Nazionale della Sila”.