Carceri, Nucera: la casa di reclusione di Laureana di Borrello riaprirà presto

Reggio Calabria Attualità

La casa di reclusione a custodia attenuata “Luigi Daga” di Laureana di Borrello riaprirà presto i suoi cancelli. Lo ha ufficializzato il Segretario generale aggiunto del Sappe, il Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria, Giovanni Battista. Una notizia della quale non possiamo che essere estremamente soddisfatti, che emerge da una nota ufficiale inviata alle organizzazioni sindacali dal Provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria”.

È quanto afferma il Segretario Questore del Consiglio regionale on. Giovanni Nucera. “Una notizia – afferma – che premia le battaglie condotte in questi mesi da diversi soggetti istituzionali, e dal Movimento dei Popolari liberali, sia a livello nazionale, attraverso le iniziative del Sen. Carlo Giovanardi, che a livello regionale dal sottoscritto attraverso prese di posizione e una mozione che ha impegnato il Consiglio regionale a fare in modo che uno degli istituti penitenziari definiti all’avanguardia a livello europeo, non rimanesse definitivamente chiuso e che in Calabria scomparisse uno dei progetti sperimentali più innovativi di rieducazione e reinserimento dei giovani detenuti nella società”.

“È il trionfo di una giusta battaglia – commenta l’on. Giovanni Nucera – che premia la grande professionalità del sempre compianto Paolo Quattrone, che ancora oggi vede uomini disposti a continuare l’impegno di civiltà carceraria che l’ex Provveditore aveva avviato in Italia attraverso la casa di reclusione di Laureana di Borrello e gratifica l’azione di difesa di quella innovativa struttura portata avanti dalle amministrazioni comunali di Laureana, sotto le gestioni dei Sindaci Paolo Alvaro e Domenico Ceravolo”.

“La casa di reclusione ‘Luigi Daga’ – ricorda l’on. Giovanni Nucera – si è imposta nel tempo come modello nazionale che noi speriamo possa adesso riproporsi in altre realtà territoriali italiane e replicare i positivi effetti già raggiunti nei soggetti cosiddetti ‘a basso indice di pericolosità sociale”.

“L’aspetto sul quale adesso occorre vigilare ed impegnarsi – prosegue il Segretario Questore del Consiglio regionale – è quello di chiedere al Ministro di Grazia e Giustizia Anna Maria Cancellieri, di potenziare gli organici in servizio in quell’istituto cosicché possa esprimere tutte le potenzialità di cui è capace quel carcere al fine di perfezionare un modello educativo che è servito non solo, come è stato ampiamente dimostrato, al recupero di tanti giovani che in passato hanno ceduto alle facili tentazioni delle organizzazioni criminali, ma anche alle comunità nelle quali quegli stessi giovani hanno scelto di proseguire con onestà e rettitudine la loro vita una volta recuperato un equilibrato rapporto con la società civile”.

“La battaglia avviata dal Sappe, il Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria, davanti all’improvvisa e assurda decisione di chiudere il ‘Luigi Daga’ – conclude l’on. Giovanni Nucera è stata quanto mai utile ed efficace e consente la riproposizione di quel ‘Progetto Giovani’ che ha permesso di sottrarre molti giovani detenuti alla sub cultura tipica del carcere e della criminalità organizzata, incidendo sul fenomeno della recidiva attraverso la prevenzione e l’inclusione sociale”.”.