Calabria.it: politici e sindacati chiedono la salvaguardia dei posti di lavoro

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Politici e sindacalisti chiedono la salvaguardia dei 131 posti di lavoro di Calabria It, dopo che il commissario liquidatore ha annunciato il licenziamento di tutti i dipendenti che peraltro sonos enza stipendio da alcuni mesi.

Sulla vicenda interviene il consigliere regionale Gianluca Gallo, presidente della Quarta commissione consiliare "Ambiente e tutela del territorio", che nelle settimane passate era stato tra i promotori, insieme ad altri consiglieri, dell'emendamento poi approvato all'unanimita' dall'Aula (in sede di riforma degli enti subregionali) col quale il Consiglio indicava un chiaro indirizzo: procedere alla definizione di un piano industriale di salvaguardia dei livelli occupazionali. "Adesso - dice Gallo all'Agi - apprendiamo invece dalla stampa, e non da canali istituzionali, che l'amministratore della societa' avrebbe comunicato alle organizzazioni sindacali la necessita' di procedere al licenziamento collettivo di 131 lavoratori. Un annuncio terrificante, rispetto al quale va fatta anzitutto chiarezza". Secondo l'esponente dell'Udc, infatti, "e' doveroso comprendere quali siano i fatti e le circostanze che conducano a disattendere un chiaro indirizzo politico e normativo, peraltro approvato con voto unanime in sede legislativa. Che ci fossero delle difficolta' operative e gestionali, anche serie, era cosa nota, ma va verificato attentamente se vi siano ancora strade percorribili per sottrarre alla ghigliottina della disoccupazione decine di lavoratori e le loro famiglie, peraltro lasciando che vada perduto un prezioso patrimonio di conoscenze e competenze". In attesa di risposte dal punto di vista tecnico, Gallo, che si dice pronto ad investire della questione Consiglio e Giunta "attraverso l'utilizzo di tutti gli strumenti politici ed istituzionali a disposizione dei consiglieri", invita le forze politiche di maggioranza ed opposizione "a muoversi in sinergia per tutelare "Calabria IT" ed evitare alla Calabria una nuova, clamorosa sconfitta sul versante dell'occupazione e dello sviluppo dell'imprenditoria". Al presidente della III commissione regionale "Sanita', Attivita' Sociali, Culturali e Formative" Salvatore Pacenza sirivolge Carlo Guccione, consigliere del Pd.

"Ritengo necessaria ed urgente - scrive - la convocazione della Commissione da Lei presieduta alla luce della lettera di licenziamento collettivo inviata dal Commissario Liquidatore di "Calabria IT" ai 131 dipendenti di questa azienda. Questa iniziativa, che riguarda il licenziamento di tutti i lavoratori e', infatti, a mio parere, illegittima e da revocare immediatamente, in quanto avvenuta in modo non conforme a quanto previsto dalla Legge Regionale n. 24 del 16.03.2013 che, all'articolo 11, Comma 4, recita testualmente cosi': "Calabria Imprese e Territorio s.r.l., di cui Fincalabria e' socio unico, prevede la messa in liquidazione della societa', garantendo la salvaguardia dei livelli occupazionali dei dipendenti con contratto a tempo indeterminato in servizio al 31.12.2012, attraverso il trasferimento alla societa' Fincalabra S.p.A. sulla base di uno specifico Piano Industriale. Pertanto, - continua Guccione - alla luce dell'allarme sociale che tale decisione ha suscitato, Le chiedo La convocazione urgente della III Commissione per affrontare il caso e per audire l'assessore competente, le forze sociali e i vertici di Fincalabra". Decise anche le prese di poszione della parte sindacale. la Fisal Cgil di Cosenza, in un documento, afferma: "La decisione del commissario liquidatore di licenziare i 131 dipendenti di 'Calabria It" e' personale e illegittima. Il commissario liquidatore, infatti, con questo provvedimento viene meno all'accordo che prevedeva il superamento di 'Calabria It' e il successivo assorbimento dei lavoratori in Finacalabria. Chiediamo, quindi, un intervento urgente al presidente Giuseppe Scopelliti affinche' vengano revocati i licenziamenti e venga dato seguito all'accordo raggiunto in precedenza. Chiediamo, inoltre, l'immediato pagamento delle mensilita' arretrate".