Antica Kroton, Contarino (Pd): fallimento palese guidato da Scopelliti

Crotone Politica

“Quanto sta avvenendo in questi giorni, mi riferisco alla questione dell’antica Kroton, se ce ne fosse ancora bisogno, ha tracciato la linea di demarcazione tra la concezione della politica di centro sinistra e di centro destra. - Lo scrive in una nota stampa Sergio Contarino, Segretario Partito Democratico di Crotone - Mentre noi del centrosinistra utilizziamo la concertazione fino al midollo, chiedendo, imponendo il contributo di tutti, il centro destra, e la vicenda dell’antica Kroton è l’esempio lampante, discute tra pochi intimi su progetti di milioni di euro fondamentali per cambiare il volto ad un territorio che di una svolta ne ha veramente bisogno.

E questa chiusura, unita alla debolezza intrinseca della rappresentanza regionale in seno alla Giunta che governa la Regione, finisce irrimediabilmente per danneggiare il territorio. Diciamola tutta, il taglio dei 35 milioni di euro per l’attività di recupero e valorizzazione dell’antica Kroton rappresenta la Caporetto della deputazione crotonese nella Giunta Scopelliti.

E se oggi questa deputazione - continua Contarino - si è potuta assestare sulla linea del Piave dei 65 milioni di euro che ancora restano è dovuto esclusivamente al senso di responsabilità del Comune di Crotone, del suo sindaco, del centro sinistra che ha evitato con la firma dell’Accordo di Programma Quadro che questi finanziamenti prendessero la stessa via degli altri. Una strada molto lontana da Crotone.

Se pur con imbarazzo palese, gli assessori regionali continuano a parlare di meraviglie da realizzare nel territorio crotonese. In realtà mettendola con il crudo ma efficace linguaggio dello sport il risultato negativo per la Vice Presidente Stasi e gli altri assessori crotonesi è chiaro: “dura realtà batte sogni fumosi 35 (milioni di euro) a 0”.

Detto questo, non vogliamo solo limitarci alla constatazione di un fallimento palese avallato, anzi guidato dal Governatore Scopelliti che presentatosi qualche mese fa a Crotone, in pompa magna, con un bottiglione di champagne da 100 milioni di euro ha fatto accorgere a tutta la città, disoccupati e cassa integrati purtroppo compresi, che a parte qualche bollicina la mistura sa di tappo.

Il Piano per il Sud, perché ricordiamolo questi sono fondi dello Stato non della Regione, parla chiaro: altrove e non bisogna andare molto lontano, basta guardare alla realtà calabrese, si è programmato esclusivamente per l’infrastrutturazione e la mobilità.

Mentre in Puglia, in Campania, in Basilicata nella stessa Calabria si pensa ad utilizzare fondi per acquedotti, strade, metropolitane, a Crotone le brillanti menti Regionali, senza ascoltare nessuno e non mi riferisco solo alle istituzioni ma anche al mondo produttivo, ai sindacati, pensano a costruire un museo virtuale (virtuale!?) magari per visitatori virtuali e, quello che è molto più grave, promettendo posti di lavoro, anche questi tragicamente virtuali.

Ci chiediamo e vorremmo finalmente avere qualche risposta: com’è che nella rimodulazione dei 65 milioni di euro residui si aumentano notevolmente i fondi per la realizzazione di un museo virtuale e non si pensa, ad esempio, a potenziare la mobilità o le infrastrutture?

Com’è che gira, gira quando si parla di sviluppo del territorio e soprattutto si parla di possibili investimenti o di finanziamenti il discorso, da una certa parte politica, o meglio ancora da una certa rappresentanza politica in seno alla Giunta Regionale si parla solo ed esclusivamente di certi e soliti argomenti? Eppure basterebbe guardarsi un po’ intorno, magari sentire le altre istituzioni, le parti produttive e datoriali, i sindacati per rendersi conto che di argomenti ce ne sono e piuttosto importanti per il futuro della città di Crotone e della sua provincia.

Auspichiamo che questa brusca frenata serva a far comprendere che la politica, quella al servizio della gente, si fa con il territorio e non con pochi amici. Noi siamo prontissimi a fare la nostra parte, come del resto abbiamo sempre fatto. Aspettiamo risposte, possibilmente meno fumose di quelle arrivate fino ad oggi."


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