Guccione: “Grave stato di precarietà all’AO di Cosenza”

Cosenza Salute
Carlo Guccione

“Si faccia immediatamente chiarezza sulla trasfusione che ha procurato la morte di un paziente all'Ospedale dell'Annunziata di Cosenza.

E' inconcepibile che una sacca di sangue possa essere stata usata senza che l'organizzazione dell'Ospedale Hub di Cosenza ne abbia verificati e accertati i parametri, i protocolli di sicurezza previsti dalla legge”. E’ quanto sostiene Carlo Guccione Consigliere Regionale Pd.

“Il Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera – continua Guccione - farebbe bene a spiegare come sia stato possibile che, l'organizzazione dell'Ospedale abbia consentito l'arrivo nel reparto e l'uso di una sacca di sangue che non rispondeva a quei parametri.

Il DG ha una grande e grave responsabilità nell'aver adottato un atto aziendale che invece di riorganizzare in termini di efficacia e di efficienza il servizio e migliorare la qualità dell'offerta all'utenza, ha effettuato scelte atte solo a soddisfare esigenze politiche e clientelari, mortificando professionalità e competenze.

A riprova di ciò molti sono gli inspiegabili esempi di trasformazione di posizioni dirigenziali come la struttura complessa di governo clinico, che negli altri ospedali è assegnata al direttore sanitario del presidio ospedaliero e, stranamente, è stata declassata a Unità Operativa Semplice la Fisica sanitaria che in tutte le altre è considerata complessa.

Sono state previste come Unità Operative complesse, invece, Odontoiatria, Stomatologia e Terapia del Dolore che non rappresentano certamente finalità strategiche per un Ospedale Hub.

Per altro esse offrono prestazioni fuori dai LEA, ma pur sempre di alto valore sociale e, quindi, sarebbero meglio valorizzate nel territorio (ASP).

Da tutte queste scelte sbagliate e clientelari, dal non aver voluto affrontare le criticità in questi anni, deriva la conseguenza di un 'Ospedale Hub in perenne stato di precarietà che genera disservizi e, in alcuni casi, mancate o sbagliate prestazioni ospedaliere.

Ci chiediamo come mai, ancora, il DG dell'AO non ha dato corso alla attivazione di tutti i posti letto (Decreto 107 del 5/7/2012) che ha determinato i posti letto per acuti al n. di 645 e che alla data di oggi risultano essere attivi solo 563, cioè -82 posti letto per acuti. Questa rappresenta una grave negligenza che ha ripercussioni sulla organizzazione e sull'efficienza delle prestazioni.

Come non segnalare che la mancanza di 204 dirigenti medici, di 453 tra infermieri, tecnici radiologici e assistenti sociali provoca di fatto una situazione che ogni giorno mette a rischio chiusura o accorpamento numerosi reparti (caso emblematico Ortopedia manca più della metà dei medici, ancora non risolto) e che queste circostanze impediscono all'Ospedale Hub di Cosenza di fornire ai cittadini e ai pazienti i livelli essenziali di assistenza ?

Chi è preposto a dare risposte a questi problemi, alla luce di tutti questi dati e anche della tragica vicenda di questi giorni, dovrebbe trarre le dovute conseguenze. Troppe sono le criticità che si registrano quotidianamente per continuare a fare come lo struzzo, a girare la testa da un'altra parte o scaricare le responsabilità su altri.

C'è bisogno di una task force che affronti e porti a soluzione queste gravi problematiche e le criticità emerse, per dare sicurezza e migliorare la qualità dell'offerta dei servizi ospedalieri dell'Hub di Cosenza, anche perché tutto il personale medico e paramedico in servizio che oggi, con grandi sacrifici personali e tra mille difficoltà garantisce le prestazioni, non può continuare a lavorare in queste condizioni perché da troppo tempo è costretto a turnazioni massacranti che stanno portando l'intero sistema al collasso”.