Il procuratore di Paola conferma: scorie tossiche sotto il fiume Oliva

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"Si sospettava: si puo' usare tranquillamente l'imperfetto, perche' dubbi non ce ne sono piu' riguardo alla presenza di sostanze tossiche sotto il fiume Oliva: ci sono almeno 4 siti interessati".

Così Bruno Giordano, Procuratore Capo di Paola, nel cosentino, rispondendo all'agenzia AGI sul caso dell'inquinamento, finora ipotizzato, dell'area ricadente tra i comuni di Amantea, Serra d'Aiello e Aiello Calabro, lungo l'alveo del fiume, dove si scava da piu' di un mese. Le aree in cui si effettuano i carotaggi erano state oggetto di un'analisi superficiale preventiva, perche' in questa zona della Calabria l'incidenza tumorale, come e' stato evidenziato da alcune ricerche epidemiologiche, e' molto piu' alta che altrove.

"Non sappiamo ancora da dove possano provenire", sottolinea Giordano,secondo il quale non servirebbero neanche strumenti per capire che siano rifiuti pericolosi. "Man mano che si scava l'odore di idrocarburi e di metallo diventa insopportabile", dice il Procuratore di Paola. "E pensare - osserva - che qui doveva nascere un parco naturale. Oltre alle aree che gia' avevano individuato, adesso abbiamo trovato altre due aree, contrada Carbonara e contrada Giani, dove c'e' un ammasso notevolissimo di rifiuti tossici, interrati e poi coperti con terreno naturale. Pensi che in contrada Giani il magnetometro era impazzito, durante le rilevazioni. Qui la benna, scavando, e' arrivata a 5 metri e mezzo di profondita', senza toccare il fondo del deposito". Secondo il magistrato "il problema e' che sicuramente, negli anni, c'e' stata un'infiltrazione nelle falde, perche' il materiale si e' diluito. Non possiamo ancora dire se ci sia materiale radioattivo, quello si vedra'. E se non c'e' materiale radioattivo, la bonifica la dovranno fare solo gli enti locali, Regione e Provincia". E Giordano aggiunge che "non ci sono discariche per fanghi industriali in Italia. Bisogna mandarli in Germania, e visti i quantitativi rilevanti, il costo sarebbe davvero ingente". Si scavera' ancora per un mese circa. Poi l'analisi dettagliata dei prelievi.

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