Uil, chiarimenti all’Unical sul rinnovo dei contratti Co.co.co.

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"Mentre l'Ateneo è "distratto" dalla corsa al rettorato continuiamo a registrare il dramma della perdita del lavoro". E' quanto sostiene la Uil Unical. "La Uil - si legge ancora nella nota - nella giornata del 4 luglio, ha ricevuto una ulteriore pressante richiesta di chiarimenti sul rinnovo dei contratti di Co.co.co. Dopo il “licenziamento” di un tecnico dell’Area Informatica, altri quattro contrattisti, con compiti di assistenza amministrativa alle segreterie dei Corsi di Laurea dell’ex Facoltà di Scienze Politiche, si trovano nella condizione di fine rapporto, senza possibilità di rinnovo. Il motivo è sempre lo stesso non ci sono risorse! Il giorno prima, cioè il 3 luglio, però, sono stati pubblicati due bandi di concorso per il reclutamento di due unità di categoria C a Tempo Determinato.

A questo punto, come al solito, viene immediato porre alcune domande. Il nuovo Consiglio di Amministrazione, garante della “complessiva gestione e organizzazione dei servizi, delle risorse strumentali e del personale tecnico-amministrativo dell’Ateneo”, a questo proposito, che indirizzo ha dato al Direttore Generale?

Perché non ci sono risorse per i Co.co.co.. mentre per il Tempo Determinato è stato possibile reperirle? C’è forse una differenza? Non sono entrambe voci della stessa “natura” nel bilancio? Basta una semplice richiesta del Direttore di Dipartimento per avere assegnato unità di personale anche se a Tempo Determinato? In passato l’Amministrazione, sulla programmazione del fabbisogno del personale, ha tracciato la strada della partecipazione a pubblico concorso a Tempo Indeterminato per poter ottenere un contratto di lavoro, sia pure a T.D.. Perché si cambia? La Uil ritiene che non sia possibile più navigare a vista, che sia necessario avviare una fase di riflessione e di programmazione, con l’obiettivo di tutelare il lavoro.

L’attivismo di questa amministrazione (nomina di responsabili, delegati – cfr. il delegato commissario delle due Aree Informatica e Statistica – riorganizzazione di Aree e/o uffici ecc.) - conclude la Uil - riteniamo sia inopportuno in una fase di passaggio di consegne; invece, l’ordinaria amministrazione sarebbe, oltre che richiesta dalla norma, opportuna".