Simulato attentato terroristico, esercitazione a Reggio Calabria

Reggio Calabria Attualità

Il Ministero dell'Interno - Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile ha programmato un'esercitazione nazionale di gestione di crisi "MERCR ad 2013", riguardante le province di Messina e Reggio Calabria, ed avente ad oggetto la simulazione di un attentato terroristico innescato da un'esplosione ed incendio, avvenuti nel Porto di Messina, con sviluppo di una nube radioattiva in direzione Reggio Calabria e conseguente contaminazione dei relativi territori. L'esercitazione, iniziata ieri 27 giugno e conclusasi oggi, è stata coordinata, in questa provincia, dalla Prefettura di Reggio Calabria. Per gestire gli effetti dell'evento è stato convocato il Comitato provinciale di Difesa Civile composto da: Questura, Direzione Marittima, Comandi provinciali Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco, Comandi della Brigata Meccanizzata "Aosta" e dell'Autorità Marittima della Navigazione dello Stretto di Messina, Comune di Reggio Calabria, Compartimento Polizia Ferroviaria, Sezione di Polizia Stradale, Polizia provinciale, Polizia municipale, Suem 118, Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, Arpacal, Enac ed Enav, Ferrovie dello Stato RFI/Navigazione, Azienda Sanitaria Provinciale n.5, Azienda Ospedaliera Bianchi - Melacrino - Morelli, Protezione Civile regionale, provinciale e comunale, Anas Viabilità /Autostrada SA/RC, Enel, Terna, Telecom ed Associazione Radioamatori Italiani.

I lavori sono stati seguiti a livello centrale, in videoconferenza presso il Ministero dell'Interno, dalla Commissione Interministeriale Tecnica per la Difesa Civile (CITDC), nonché presso la Prefettura, dagli Osservatori inviati dal Ministero dell'Interno. È stata simulata una contaminazione da radioattività riguardante la zona Centro di Reggio Calabria, abitata da circa 38.000 persone. In tale scenario, sono state adottate immediatamente le misure più opportune a salvaguardare la salute pubblica dando tempestiva comunicazione, tramite i mass-media, in merito ai comportamenti da adottare da parte dei residenti nella zona a rischio: permanere all'interno di abitazioni e luoghi di lavoro ovvero raggiungere rapidamente luoghi chiusi, sigillando le imposte con materiali isolanti; lavarsi immediatamente e cambiarsi gli abiti contaminati da chiudere in una busta; seguire tramite i media, le informazioni diramate dagli Organi ufficiali, inerenti l'evolversi della situazione ovvero contattare il numero verde dedicato istituito dalla Prefettura e facebook. È stata, altresì, prevista la sospensione del traffico veicolare/aereo/ferroviario/marittimo della zona interessata.

È stata, contestualmente, ipotizzata e verificata la fattibilità del trasferimento, con treni navetta, delle persone contaminate in aree esterne alla zona a rischio e precisamente in due zone, a Nord ed a Sud del Capoluogo, ove allestire apposite docce mobili per la decontaminazione, tende, posti letto e servizi igienici da fornirsi, nella quantità disponibile, da parte del Centro di Pronta Assistenza (CAPI) di Gioia Tauro. È stato, altresì, stimato il fabbisogno di 600 tonnellate quotidiane di generi alimentari e bevande, con creazione di due punti di approvvigionamento e successiva distribuzione. È stato, infine, richiesto al CITDC di organizzare il trasferimento delle persone decontaminate presso altre Regioni. L'esercitazione ha avuto lo scopo di testare le diverse pianificazioni di Difesa Civile, riscontrando un'efficiente risposta operativa da parte di tutte le Amministrazioni ed Enti coinvolti. (AGI)