Distribuzione carburanti: Magarò (Pdl) su proposta di legge regionale

Calabria Attualità

Persegue la finalità ultima di migliorare la qualità del servizio offerto innanzitutto sotto il profilo della sicurezza, ma anche quella di consentire una maggiore concorrenza e dunque lo sviluppo di condizioni commerciali più favorevoli ai consumatori, la proposta di legge regionale recante “Nuove norme per la programmazione e liberalizzazione della rete regionale di distribuzione dei carburanti per autotrazione” presentata dal Consigliere Salvatore Magarò.

«Si tratta – spiega lo stesso Magarò – di un testo che tiene conto delle mutate esigenze del mercato carburanti, che vuole promuovere la liberalizzazione ed una maggiore efficienza degli impianti, ma anche introdurre regole chiare e snelle che consentano un abbattimento delle procedure burocratiche e, di conseguenza, maggiore concorrenza e prezzi più convenienti per gli automobilisti.

Questa legge inoltre andrebbe a colmare l’annosa mancanza di una specifica disciplina, a più riprese reclamata dalle associazioni di categoria, necessaria per regolamentare un settore complesso ma fondamentale sia per le famiglie che per le aziende calabresi.

Il progetto normativo, che non prevede costi per la collettività, è una prima traccia suscettibile di correttivi e migliorie, elaborata con l’ambizione di aprire un tavolo di discussione su una problematica particolarmente avvertita dagli operatori e dai cittadini, ai quali la politica non ha ancora fornito una risposta».

Il testo si compone di 35 articoli. Tra i punti salienti da segnalare la definizione delle competenze dei comuni nella concessione delle autorizzazioni e nella verifica dei requisiti richiesti ai titolari degli impianti. Vengono inoltre regolamentate le cause di incompatibilità territoriale dei distributori. Per stimolare l’ammodernamento delle infrastrutture già operanti, vengono snellite le pratiche relative alle ristrutturazioni così come è prevista l’opportunità di integrare il commercio dei carburanti con altre attività complementari, senza dover richiedere ulteriori licenze.

La proposta di legge infine disciplina le concessioni per gli impianti autostradali e le modalità di esercizio degli impianti ad uso privato, per natanti ed aeromobili, e fissa l’ammontare delle sanzioni per la mancata osservanza di quanto la stessa legge prescrive.