Comune Catanzaro, Costanzo e Corsi a Longo: “Niente ricatti”

Catanzaro Politica

"Ci spiace che Franco Longo, politico locale di lungo corso, sia tanto confuso da non capire la strategia politica ed amministrativa di Sergio Abramo, dispiace veder brandire i legittimi 3400 voti raccolti dalla lista come un'arma di ricatto. Ciò, secondo noi, è contrario ad ogni regola democratica a cui Franco Longo si richiama e dice di ispirarsi per la formazione di una nuuova area che certamente sarà utile all'amico Longo per provarea a proiettarsi verso le elezioni regionali. Spiace anche, che abbia così poca stima dei colleghi consiglieri da fare un pò come quelli che dicono che la colpa è sempre degli altri che sono brutti e cattivi". E' quanto scrivono in una nota iconsiglieri comunali Sergio Costanzo e Antonio Corsi.

"Così - continua la nota - dalle parole di Longo sembrerebbe che l'amico Domenico Concolino sia l'unico a ragionare con la propria testa mentre tutti gli altri sono soggetti facilmente condizionabili ed esposti agli eventi del caso. Bè ricordiamo a Longo, che pure non è il primo arrivato in politica, che non funziona così. Non si puntano i piedi solo dopo che non si è ottenuto qualcosa come fanno i bambini capricciosi. Ci si siede, si ragiona e soprattutto si ascolta, dopo di che preso atto delle motivazioni di ognuno si accettano lealmente le ragioni che hanno portato a determinate scelte con la libertà eventualmente anche di contraddirle ma basandosi sempre su argomenti oggettivi che propongano una soluzione alternativa e costruttiva non che siano mirati solo a distruggere. Spiace anche l'amico Franco Longo, avendo probabilmente molto tempo a disposizione, riduca il ragionamento politico a dei beceri pettegolezzi dicendo che c'è chi parla dentro e chi parla fuori dall'aula.

Noi non ci siamo mai permessi di strumentalizzare le richieste pervenute da lui al sindaco al momento della formazione della giunta e anche dopo quando più che una programmazione per il bene della città sembrava che Longo dovesse piazzare delle pedine per dare risposte non alla città ma al suo gruppo. E siccome Franco Longo mette come punto fermo l'autunno, gli consiglieremmo di fare chiarezza politica prima in casa sua scegliere una linea e poi seguirla in maniera netta e precisa. Perchè anche quando si decide di fare i "guastafeste"

lo si fa in maniera consapevole mettendoci la faccia e assumendosi le responsabilità, senza puntare i piedi in maniera capricciosa. Ci auguriamo che Franco Longo non disperda la sua lunga esperienza politica facendo guerre di religione che di certo non giovano al capoluogo".



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