Pizzo: inaugurazione della Biblioteca Comunale

Vibo Valentia Attualità

Dopo anni di inattività, riapre la biblioteca comunale di Pizzo situata all’interno dell’edificio che ospita la scuola elementare di Piazza della Repubblica. Intitolata al maestro del bianco, Angelo Savelli, la biblioteca ospita al suo interno circa 4 mila libri, 1.500 dei quali già fruibili al pubblico, gli altri ancora in fase di recupero. Ad illustrare nel dettaglio i lavori di recupero realizzati anche grazie all’aiuto di molti volontari coordinati da Giovanna Marino, l’assessore comunale alla cultura Cristina Mazzei.

L’inaugurazione della biblioteca ha registrato inoltre la presenza di Sergio Givone, professore ordinario di Estetica all’Università di Firenze, nonché assessore comunale alla cultura del capoluogo toscano.

La cerimonia di inaugurazione che ha visto la partecipazione di numerosi cittadini napitini, è stato patrocinato dalla Rete delle Città del dialogo interculturale, di cui fa parte Pizzo, organizzato in collaborazione con il Centro europeo di ricerche e studi sociali (Ceuriss), che ha contribuito all'intervento di recupero della biblioteca. Il Ceuriss opererà anche nella direzione di una raccolta di libri e riviste che trattano argomenti di carattere interetnico e interculturale, con l'obiettivo di fare della biblioteca napitina un punto di riferimento nel Mezzogiorno per quanto riguarda le tematiche legate all'inclusione sociale degli immigrati.

“L’inaugurazione della biblioteca rappresenta un evento estremamente positivo per Pizzo - ha commentato Mazzei -, non soltanto per la valenza culturale che esprime, ma anche per il forte valore simbolico legato all’individuazione della Scuola elementare come luogo per ospitarla. In questo modo, vogliamo ripartire dai giovanissimi, che potranno fruire di un’ampia raccolta di narrativa per ragazzi. Per raggiungere questo risultato abbiamo dovuto innanzitutto mettere in sicurezza un patrimonio librario che ammonta a circa 4mila volumi, prima dispersi fra varie strutture e sottoscala. Un lavoro che sarà illustrato da una piccola mostra fotografica per dar conto delle condizione di terribile degrado nelle quali abbiamo rinvenuto i libri. Dopo il censimento di questi testi, si sta ora procedendo alla catalogazione informatica a cura del Sistema bibliotecario regionale, terminata la quale, entro circa un mese, sarà possibile aprire al pubblico, anche se ci stiamo attrezzando perché in queste prime settimane si possa già garantire un servizio di lettura nei locali della biblioteca”.