Tribunale di Rossano: Bevacqua scrive alla commissione giustizia

Cosenza Attualità

Il vicepresidente della Provincia di Cosenza Mimmo Bevacqua ha inviato una lettera al Presidente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, On. Donatella Ferrante, attraverso la quale chiede la riformulazione del piano nazionale di riorganizzazione degli uffici giudiziari periferici con particolare riferimento alla prevista chiusura dei tribunali di Pinerolo, Bassano del Grappa, Chiavari, Lucera, Rossano Calabro e Urbino.

“È necessario -si legge nella missiva- quanto meno prorogare di almeno 12 mesi la legge che prevede la soppressione di queste sei sedi di tribunale. Il piano, così come è stato concepito dal precedente governo rischia, infatti, di provocare notevoli disagi per i circa 150.000 utenti e potenziali fruitori di servizi del tribunale di Rossano, oltre che a creare uno stato di agitazione e di incertezza lavorativa del personale giudiziario interessato e ad allungare a dismisura i già lunghi tempi dell’amministrazione della giustizia. Il tribunale di Castrovillari, inoltre, dove dovrebbero confluire 30.000 fascicoli, innumerevoli registri e documenti vari provenienti da Rossano, è ancora in fase di costruzione, privo di arredi e strumentazioni varie, nonchè privo dell'indispensabile cablaggio mediante il quale assicurare la gestione del flusso informatico dei dati”.

La città di Rossano e il suo comprensorio –prosegue Bevacqua- fanno parte di un territorio ad altissimo rischio-criminalità. Nel circondario, infatti, sono presenti due densissime ed avviatissime zone industriali, con migliaia di dipendenti e vi è una rilevante presenza di extracomunitari, dediti interamente all’attività agricola. Queste attività produttive sono costrette a convivere con una micro e con una macro criminalità diffusa, spesso gestite da cosche mafiose e operanti soprattutto nei territori di Rossano, Corigliano Calabro, Mirto Crosia e Cariati, che impongono la presenza di un presidio atto ad assicurare la presenza dello Stato. Sopprimere il tribunale significherebbe creare un danno enorme a tutto il territorio e costituirebbe uno straordinario sperpero di risorse pubbliche”.

“Il mantenimento del tribunale a Rossano è, dunque –aggiunge Bevacqua- una vera e propria necessità, non solo perche i carichi di lavoro di Tribunale e Procura sono altamente rilevanti e assommano a 21.830 procedimenti, di cui 6065 sono affari penali pendenti e 15765 affari civili pendenti, mentre per quanto riguarda la Procura della Repubblica, i procedimenti pendenti sono 3.486, ma soprattutto perché esso rappresenta, in una realtà periferica e marginale come la nostra, la presenza forte e rassicurante dello Stato. Smantellare questo presidio di giustizia significherebbe accrescere la distanza e il senso di sfiducia dei cittadini nei confronti dello Stato e lasciare sempre più ampi spazi di manovra ad una criminalità organizzata dilagante e sempre più spavalda, che ogni giorno cerca di occupare e di sottrarre alla legalità spazi sempre più ampi di territorio”.

“Sicuro che la Commissione da Lei presieduta accoglierà la richiesta di una comunità turbata e preoccupata –conclude Bevacqua- colgo l’occasione per salutarla cordialmente, in attesa di incontrarla personalmente al più presto a Roma”.