Colpi di pistola contro operai coop edile nel vibonese

Vibo Valentia Cronaca

Attentato, nel primo pomeriggio di oggi, ai danni di un mezzo della cooperativa edile "Cooper Poro" di Rombiolo in provincia di Vibo Valentia. Nella frazione di Mesiano del comune di Filandari, in località "Acquedotto", un giovane munito di casco ed occhiali scuri in volto è sbucato da un sentiero aprendo il fuoco contro un camion marca "Iveco", di proprietà della ditta. I colpi d'arma da fuoco hanno centrato il parabrezza del mezzo, a bordo del quale si trovavano alcuni operai intenti a scaricare dei tubi nel cantiere della cooperativa.

Il parabrezza dell'Iveco è andato completamente in frantumi, nessun proiettile ha colpito gli operai che si sono prontamente messi al riparo. Quella odierna è solo l'ultima in ordine di tempo di una lunga serie di attentati ed intimidazioni ai danni della "Cooper Poro". Sul posto per i rilievi del caso si sono portati i carabinieri della Stazione di Filandari diretti dal maresciallo Salvatore Todaro. (AGI)

20:52 | CINQUE I COLPI ESPLOSI CONTRO IL MEZZO

Sono cinque i colpi esplosi con una pistola di grosso calibro all'indirizzo del camion della cooperativa edilizia "Cooper Poro", impegnata in alcuni lavori di sbancamento di una lottizzazione in località "Acquedotto" di Mesiano, in provincia di Vibo. L'arma usata da un individuo coperto da casco e occhiali scuri è sicuramente un revolver, visto che i carabinieri sul posto non hanno ritrovato alcun bossolo.

I colpi, dopo aver infranto il parabrezza del camion, sono andati a fermarsi contro la lamiera della spalliera della cabina del mezzo e ciò ha fortunatamente impedito che raggiungessero gli operai in quel momento impegnati a scaricare dei tubi. Sul posto è prontamente accorso pure il presidente della Confederazione provinciale delle cooperative, Pino Grillo, avvertito dagli impauriti operai che attualmente si trovano nella stazione dei carabinieri di Filandari per essere ascoltati nel tentativo di dare un volto all'attentatore.

La "Cooper Poro" a causa degli attentati - tre in passato anche sul cantiere di due Chiese in costruzione - ha già dimezzato il numero dei soci lavoratori, rischiando così la definitiva chiusura.