‘Ndrangheta: ‘Black Money’, respinti due ricorsi

Vibo Valentia Cronaca

Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha rigettato i ricorsi delle difese avverso l'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Leonardo Cuppari, 39 anni, di Panaia di Spilinga, in provincia di Vibo Valentia, e nei confronti di Antonino Scrugli, 37 anni, di Tropea. Entrambi gli indagati, arrestati il 7 marzo scorso nell'operazione antimafia denominata "Black money", restano pertanto in carcere.

Cuppari è accusato di associazione mafiosa e di aver svolto funzioni operative nel settore delle estorsioni per conto dell'articolazione facente capo ad Agostino Papaianni e Giuseppe Raguseo, entrambi ritenuti inseriti nel clan Mancuso. Scrugli è invece accusato di aver svolto con le sue imprese il ruolo di intestatario fittizio, permettendo così ad Agostino Papaianni di conseguire i benefici patrimoniali dell'attività di imposizione dei generi alimentari a diverse strutture turistiche del vibonese. (AGI)

h 19:19 | Resta in carcere anche Giovanni D'Aloi, 47 anni, di San Calogero, in provincia di Vibo Valentia, accusato del reato di associazione mafiosa. Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha infatti rigettato il ricorso della difesa avverso l'ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti emessa nell'ambito dell'operazione antimafia denominata "Black money".

D'Aloi viene indicato dalla Dda quale "capo e promotore di un gruppo stabilmente dedito alla cura degli affari illeciti della cosca Mancuso" di Limbadi, con diramazioni operative "oltre che in provincia di Vibo Valentia anche in provincia di Catanzaro", con compiti di "pianificazione, organizzazione ed esecuzione delle attività usurarie ed estorsive".

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