Mostra Bookhouse al Marca di interesse nazionale

Catanzaro Attualità

È ancora in via d’allestimento, in vista dell’inaugurazione in programma per il 4 maggio, ma la mostra “Bookhouse” che sarà ospitata al museo Marca di Catanzaro su iniziativa della Provincia, ha già attirato l’interesse di organi di stampa nazionali. Sono state le pagine culturali del “Manifesto” a dedicare un’approfondita anteprima, a firma di Arianna Di Genova, alla rassegna curata da Alberto Fiz, nella quale cinquanta artisti danno forma ad una “biblioteca eccentrica” costruita con libri in ferro, in stoffa, in bronzo, bruciati, liquefatti. Pagine che esplodono invadendo gli spazi urbani e creando un itinerario che passa per le microsculture in carta di Sabrina Mezzaqui, alla biblioteca di nove metri di Claes Oldenburg e Coosje Van Bruggen, proveniente dal museo di Sant’Etienne.

E ancora i libri sciolti in un acquario del coreano Ki-bong Rhee, la voliera-biblioteca di Mark Dion, i libri-natura morta di Pierpaolo Calzolari, la dentiera di Dennis Oppenheim. Un’esposizione, quella del Marca, dalla quale scaturiranno pure una serie di iniziative didattiche e scientifiche sul territorio, con workshop, conferenze, incontri con gli artisti e laboratori didattici. “L’approfondimento del Manifesto – dice Wanda Ferro – un quotidiano che evidentemente non mi è vicino politicamente, ma che attesta il valore e l’importanza della mostra Bookhouse, è un ulteriore riconoscimento per il lavoro che da anni stiamo conducendo nel settore dell’arte contemporanea, e che ormai attira l’attenzione della stampa specializzata e non solo: alla mostra dedicata ad Angelo Savelli, ad esempio, il Corriere della Sera ha dedicato due pagine, ed anche Sky Arte ha realizzato uno speciale sulla retrospettiva dedicata al ‘Maestro del Bianco’.

Grazie alle nostre iniziative sull’arte contemporanea – conclude Wanda Ferro – siamo riusciti anche a dare grande visibilità alla città di Catanzaro e all’intero territorio, attirando l’attenzione non solo sul nostro patrimonio artistico e culturale, ma anche sulle ricchezze naturali e paesaggistiche della nostra terra, contribuendo così alla sua crescita sociale, culturale ed economica”.