‘Ndrangheta: procuratore, boss La Rosa voleva riprendersi Tropea

Vibo Valentia Cronaca

"Abbiamo bloccato alcuni tentativi di estorsione in itinere e condotte delittuose molto recenti che arrivano sino al 14 febbraio scorso. L'importanza dell'operazione odierna è l'essere riusciti, anche grazie alla fondamentale collaborazione degli imprenditori presi di mira, a bloccare il tentativo di Antonio La Rosa di riprendersi il territorio di Tropea appena uscito dal carcere". È quanto dichiarato dal procuratore della Dda di Catanzaro, Vincenzo Lombardo, a margine della conferenza stampa indetta a seguito dei 4 arresti odierni nelle file del clan La Rosa nell'ambito dell'operazione antimafia denominata "Rocca Nettuno". Importanti, ad avviso del procuratore, anche "le intercettazioni ambientali e telefoniche e le attività investigative dei carabinieri della Stazione di Tropea".

Ammonta a 40mila euro all'anno la richiesta estorsiva ai danni della struttura turistica "Rocca Nettuno" di Tropea, in provincia di Vibo Valentia. Secondo quanto viene contestato dalla Dda nell'operazione odierna, il mandante della richiesta estorsiva sarebbe stato il boss di Tropea, Antonio La Rosa, 51 anni, il quale avrebbe preso di mira anche il "Garden Resort" di Pizzo Calabro, sempre in provincia di Vibo, struttura turistica destinataria di una richiesta estorsiva, a titolo di "protezione", per un ammontare complessivo non quantificato ma comunque superiore ai 40mila euro. Entrambe le strutture sono amministrate dallo stesso imprenditore il quale ha collaborato con gli inquirenti. (AGI)

h 18:12 | Sono due i tentativi da parte dei La Rosa di Tropea di imporre nella struttura alberghiera "Rocca Nettuno" l'assunzione di persone gradite al clan. In particolare, secondo quanto emerge dall'operazione antimafia, Francesco La Rosa, 42 anni, avrebbe cercato di far prorogare nell'ottobre 2012 il contratto di assunzione, quale dipendente dell'albergo, di Giuseppina Costa, 36 anni, di Zaccanopoli, in provincia di Vibo Valentia. La Rosa è stato per questo arrestato, mentre la Costa è stata posta agli arresti domiciliari. Il secondo tentativo dei La Rosa di imporre un proprio "uomo" all'interno del "Rocca Nettuno", portato avanti dal 6 dicembre 2012 al 27 febbraio scorso, riguarda invece l'assunzione di Gerardo Piccolo, 41 anni, di Tropea, da stamane finito pure lui agli arresti domiciliari.