‘Ndrangheta. Estorsioni, quattro arresti a Tropea

Vibo Valentia Cronaca
Foto: Tropeaholiday

Operazione dei Carabinieri della Compagnia di Tropea (Vibo Valentia) che alle prime luci dell'alba hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare su richiesta di quella Procura della Repubblica, Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di quattro persone, alcune delle quali ritenute rappresentanti del vertice di una nota famiglia del posto, inserita organicamente nel "locale" di 'ndrangheta dei Mancuso di Limbadi, consorteria egemone nella Provincia di Vibo Valentia.

Il provvedimento, che prevede due sottoposizioni alla custodia cautelare in carcere e due agli arresti domiciliari, è stato emesso dall’Autorità Giudiziaria che, "concordando con le risultanze dell’attività investigativa eseguita da militari dell’Arma di Tropea - affermano gli inquirenti - ha ritenuto i soggetti gravemente indiziati di aver posto in essere diversi episodi di estorsione aggravata dalle modalità mafiose, in alcuni casi tentata ed in altri consumata, nei confronti di gestore di note strutture ricettive locali, mediante l’imposizione di assunzioni e richieste di denaro".

Ulteriori particolari saranno illustrati durante una conferenza stampa che si terrà alle 11,30 presso il Comando Provinciale dei Carabinieri.

h 11:00 | Sono due esponenti della "famiglia" La Rosa di Tropea, in provincia di Vibo Valentia, ed altre due persone ritenute vicine allo stesso clan, gli arrestati nell'ambito dell'operazione antimafia "Rocca Nettuno", dal nome del noto albergo di Tropea che sarebbe stato sottoposto ad estorsione. Raggiunti da ordinanza di custodia cautelare in carcere sono il boss dell'omonimo clan Antonio La Rosa, 51 anni, detto "Ciondolino", e suo fratello Francesco La Rosa, 42 anni, detto "U Bimbu". Entrambi sono di Tropea. Agli arresti domiciliari sono invece finiti: Gerardo Piccolo, 41 anni, di Tropea, e Giuseppina Costa, 36 anni, di Zaccanopoli, in provincia di Vibo. Per tutti l'accusa e' quella di estorsione ai danni della struttura turistica "Rocca Nettuno". Per Antonio La Rosa anche l'ipotesi di danneggiamento ai danni di un'autovettura dell'albergo.