‘Ndrangheta, 24 arresti nel vibonese. Blitz interforze: coinvolti noti imprenditori

Vibo Valentia Cronaca

24 esponenti della cosca Mancuso di Limbadi (Vibo Valentia), accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso, sono stati arrestati nel corso di una operazione effettuata congiuntamente da polizia, carabinieri e guardia di finanza.

L'OPERAZIONE è stata portata a termine dal Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, con la Squadra Mobile di Catanzaro, il Ros dei Carabinieri e il Gico della Guardia di Finanza di Catanzaro e Trieste. A carico degli arrestati sono stati eseguiti anche numerosi sequestri di beni e aziende.

TRA GLI ARRESTATIi, oltre ai vertici storici della cosca, anche noti imprenditori vibonesi impegnati nei settori siderurgici e dei servizi turistici, nonché un funzionario dell'Ufficio tecnico del Comune di Tropea.

h 11:24 | "Se a me serve una visita specialistica io non ho alcun bisogno di prenotazione". È una delle frasi pronunciate per descrivere il potere dell'appartenenza alla criminalità da Pantaleone Mancuso, ritenuto il boss dell'omonima potente cosca di Limbadi, che gli investigatori hanno captato nel corso della lunga indagine sfociata, questa notte, nell'operazione che ha consentito l'esecuzione di un provvedimento di fermo a carico di 24 presunti esponenti del clan. IL boss, dunque, si vanta dei suoi rapporti e del suo "prestigio" Criminale.

Un'intercettazione ritenuta di altissimo valore investigativo, nella quale Mancuso descrive per circa un'ora cosa sia la 'ndrangheta e quali siano i rapporti con la massoneria. Questa e numerose altre intercettazioni fanno parte del materiale d'indagine messo insieme con un vasto e delicatissimo lavoro investigativo portato avanti dai reparti speciali delle Forze dell'ordine, sotto la direzione ed il coordinamento dei magistrati antimafia di Catanzaro, Marisa Manzini e Simona Rossi, che ha consentito alla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo calabrese di assestare un colpo durissimo a quella che è ritenuta una delle cosche mafiose più pericolose in assoluto. (AGI)

h 11:55 | Beni, aziende e disponibilità finanziarie, per un valore di 35 milioni di euro, sono stati sequestrati nell'ambito dell'operazione contro il clan Mancuso di Limbadi. La vasta indagine antimafia, diretta e coordinata dai magistrati Marisa Manzini e Simona Rossi, titolari dell'inchiesta, è sfociata questa notte in un'operazione congiunta degli uomini del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, assieme ai colleghi della Squadra Mobile di Catanzaro, del Ros dei Carabinieri e del Gico della Guardia di Finanza di Catanzaro e Trieste.

Nell'inchiesta sono contestati l'associazione per delinquere di stampo mafioso e numerosi reati fine, e le indagini hanno coinvolto quelli che sono ritenuti i vertici storici della cosca di Limbadi, una delle più pericolose nel panorama della criminalità organizzata, operativa ben oltre i confini della Calabria, oltre a noti imprenditori vibonesi impegnati nei settori siderurgici e dei servizi turistici, nonché un funzionario dell'Ufficio tecnico del Comune di Tropea.

I NOMI DELLE 24 PERSONE FERMATE | Sono 24 le persone fermate nell'ambito dell'operazione congiunta di polizia, carabinieri e guardia e finanza contro il clan Mancuso di Vibo Valentia. Tutte accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, ad esclusione di Antonio Prestia. Si tratta di: Pasquale Mancuso, 66 anni; Giovanni Mancuso, 72; Giuseppe Mancuso, 36; Antonio Maccarone, 34; Antonio Cuturello, 23; Giovanni D'Aloi, 47; Giuseppe Costantino, 47; Fabio Costantino, 36; Zbigniew Damian Fialek, 36; Antonio Pantano, 56; Francesco Tavella, 55; Orazio Cicerone, 40; Mario De Rito, 39; Antonino Castagna, 63; Giuseppe Raguseo, 35; Agostino Papaianni, 62; Leonardo Cuppari, 39; Bruno Marano, 32; Antonio Mamone, 45; Antonino Scrugli, 37; Gabriele Bombai, 43; Salvatore Accorinti, 39; Giovanni Antonio Paparatto, 40; Antonio Prestia, 45.

LE INTERCETTAZIONI | "Il mondo cambia e bisogna cambiare tutte cose!... Oggi la chiamiamo Massoneria? domani la chiamiamo P4, P6, P9?". Così Pantaleone Mancuso, il boss del clan Mancuso di Limbadi, in una lunga conversazione nel corso della quale spiega dettagliatamente come è cambiata nel corso del tempo la fisionomia della 'ndrangheta. La lunga "esposizione" di "zio Luni" (come il boss è chiamato) è contenuta in un'intercettazione effettuata dagli investigatori nell'ambito dell'inchiesta che ha consentito ai pm della Dda di Catanzaro, Marisa Manzini e Simona Rossi, di emettere un provvedimento di fermo a carico di 24 presunti esponenti della cosca, eseguito questa notte dai reparti speciali delle Forze dell'ordine.

"La 'ndrangheta non esiste più! - spiega Pantaleone Mancuso -? Una volta, a Limbadi, a Nicotera, a Rosarno, a? c'era la 'ndrangheta!... La 'ndrangheta fa parte della massoneria!... Diciamo? è sotto della massoneria, però hanno le stesse regole e le stesse cose? Ora cosa c'è più?... Ora è rimasta la massoneria e quei quattro storti che ancora credono alla 'ndrangheta!... Una volta era dei benestanti la 'ndrangheta!... Dopo gliel'hanno lasciata ai poveracci, agli zappatori? e hanno fatto la massoneria!... Le regole quelle sono!... Come ce l'ha la massoneria ce l'ha quella!... Perché la vera 'ndrangheta non è quella che dicono loro? perché lo 'ndranghetista non è che va a fare quello che dicono loro? Perché? una volta? adesso sono tutti giovanotti che vanno? vanno a ruota libera sono drogati! Delinquenza comune!...

Lo 'ndranghetista non voleva fare droga? come non voleva? non faceva mai una lite? non faceva droga? adesso sono quattro drogati!... Pare che un? uno che faceva il magnaccio, pare che poteva stare nella 'Rota'?... O che picchiava la moglie? o che andava ad ubriacarsi? nelle? non doveva entrare nemmeno nelle cantine? lo 'ndranghetista? perché c'era il 'Mastro di giornata' (carica tipica esistente in seno ad ogni 'ndrina, la cui esistenza è stata accertata in innumerevoli procedimenti penali, ndr) che girava nel paese? e se ti vedeva che entravi nella cantina? o che bevevi vino? ‘nsaccagnate’ (botte, ndr)?".

"Ancora con la 'ndrangheta sono rimasti! - insiste ancora Mancuso -... È finita!... Bisogna fare come? per dire? c'era la 'democrazia'? è caduta la 'democrazia' e hanno fatto un altro partito? Forza Italia, ‘Forza cose’? Bisogna modernizzarsi!... Non stare con le vecchie regole!... Il mondo cambia e bisogna cambiare tutte cose!... Oggi la chiamiamo Massoneria? domani la chiamiamo P4, P6, P9?".