Dimissioni Papa, Mons. Marcianò: amore non rinunciatario ma umile

Cosenza Attualità Antonio Le Fosse

La dichiarazione del Santo Padre, Benedetto XVI, di lasciare l’incarico di Pontefice alla guida della Chiesa Cattolica, alle ore 20 del 28 febbraio 2013, ha suscitato tanto clamore in tutto il mondo. Una notizia inattesa che ha colpito profondamente i cristiani e, certamente, tutti gli uomini. Una decisione sofferta ma, allo stesso tempo, serena dell’uomo di Dio che, comunque, ha sempre vissuto il suo ministero con spirito di servizio, dedizione ed amore. “L’amore che il Santo Padre dimostra oggi alla Chiesa non è rinunciatario ma profondamente umile – ha dichiarato S.E. Mons. Santo Marcianò (Vescovo della diocesi di Rossano-Cariati) – è la concretizzazione più impensabile ma più autentica dell’umiltà con la quale egli ha servito e continua a servire: l’umiltà di chi è talmente convinto che Dio regge la storia da non sentire indispensabile nulla, neppure il proprio ruolo.

È un grande atto di fede che ci raggiunge proprio nel cuore dell’Anno della fede. Sento – ha poi proseguito nella sua riflessione il presule della città bizantina – che siamo chiamati ad accogliere il passo di Benedetto XVI con profondo e affettuoso rispetto, ponendoci in silenzioso ascolto di un evento che già appare come un altissimo atto di amore del suo ministero e del suo magistero. Dobbiamo lasciare che il Papa – ha poi concluso l’Arcivescovo Marcianò – continui a insegnare, in questo momento, quanto ha sempre cercato di dirci in questi intensi e ricchissimi anni di Pontificato: che il cuore della vocazione, di ogni vocazione nella Chiesa, non è il potere ma il dono di sé, non è il fare ma l’essere; in una parola, è l’amore.

E l’amore, anche questo suo amore, non avrà mai fine.” Con queste significative parole, dunque, si chiude il messaggio del Vescovo Marcianò che, in particolare, ha voluto manifestare tutta la sua solidarietà al Santo Padre, Benedetto XVI, per la sofferta decisione di lasciare il Pontificato a causa dell’età avanzata in cui le sue forze non sono più adatte per esercitare, in modo adeguato, il ministero quale successore di Pietro. Dal 1° marzo, poi, inizierà il conclave dove verrà scelto il nuovo Pontefice che dovrà prendere il posto di Ratzinger alla guida della Chiesa cattolica. La nomina, dunque, avverrà prima delle prossime festività di Pasqua.