Fieragricola Lamezia, Talarico: volano di sviluppo

Catanzaro Attualità

L’inaugurazione della Fieragricola di Lamezia Terme, giunta alla 42esima edizione, rappresenta - ha detto il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico - un evento importante. Una manifestazione da considerare un punto di riferimento, non solo per l’economia agricola regionale, ma anche per altre realtà territoriali del meridione che, storicamente, sono presenti. La Fiera di Lamezia, per la quale è stato importante ottenere – ha detto Talarico - il riconoscimento giuridico, può rappresentare, per la sua centralità, ma non soltanto per questo, un volano di sviluppo capace di proiettare il comprensorio lametino e tutta la Calabria al centro del Mediterraneo. Credo che una regione come la nostra, che ha bisogno di modernizzarsi e di competere con altre realtà agricole, debba organizzarsi sempre meglio, per essere all’altezza delle nuove sfide che provengono dai Paesi del Mediterraneo.

Occorre puntare su nuovi modelli di economia, promuovere l’innovazione tecnologica e lavorare in rete, con altre realtà, per adeguare il know-how con i mutati e repentini cambiamenti della società. Il settore agricolo, nonostante il difficile momento economico generale – ha detto ancora Talarico - è forse quello che, insieme al turismo, merita maggiore attenzione e opportunità di sviluppo. È il settore dove le imprese hanno voglia di reagire alla crisi, di recuperare le tradizioni antiche, traducendole nella modernità tecnologica e, soprattutto, hanno voglia di credere nel futuro. Occorre che imprenditori e istituzioni – ha continuato Talarico - abbiano lo stesso passo e tutti insieme diano le risposte che sono necessarie per chi opera nel settore. Lavorare insieme, significa contribuire a costruire un percorso comune per il futuro della nostra agricoltura.

Anche la Fiera di Lamezia, con l’esperienza che deriva ormai da una manifestazione a lungo collaudata, può proporsi di allargare gli orizzonti, non solo con presenze sempre maggiori di operatori qualificati, ma anche candidandosi a diventare luogo di incontro di espositori e di professionisti qualificati del settore. Occorre avere chiara l’idea che lo sviluppo dell’agricoltura, in Calabria, può coinvolgere e stimolare – ha detto Talarico - le potenzialità di tanti altri settori. La configurazione geografica della Calabria è unica e favorisce l’asse mare-monti, aumentando enormemente la possibilità di incontro tra due culture antiche della nostra regione, quella del lavoro nei campi e quella dell’accoglienza che, oggi, significa turismo e capacità ricettiva. Un nuovo modello di sviluppo economico ha bisogno essenzialmente dell’agricoltura.

Agricoltura che diventa industria, capacità di coniugare tecnologia e sapienza e saperi antichi, per un settore sul quale investire per il futuro può rappresentare un’opportunità. Quel futuro che oggi tanto spaventa - ha concluso Talarico - possiamo trovarlo se ci impegniamo a recuperare quella cultura della terra che non è scomparsa, ma che circostanze tristi, e che hanno segnato intere generazioni, come quella della grande emigrazione, hanno indebolito e resa arida. Con un mondo più verde e sostenibile e rinsaldando i legami tra natura e uomo, tra la vita e il lavoro, la Calabria può diventare protagonista uscendo dalla sua secolare condizione di sottosviluppo”.