Lamezia, Il Consiglio comunale di Lamezia non approvi il Psc

Catanzaro Politica

E’ fondamentale che il Consiglio comunale, nella sua autonomia funzionale ed istituzionale, non approvi il Psc adottato dalla giunta comunale guidata dal Sindaco Speranza: se i consiglieri hanno letto, com’è scontato, il Piano, non possono non rendersi conto della sua inutilità e della sua inettitudine a programmare il futuro di Lamezia Terme. E' quanto sostiene Guido Ferrari, esponente Associazione “Risveglio Ideale”.

E’ fondamentale che il Consiglio comunale, nella sua autonomia funzionale ed istituzionale, non approvi il Psc adottato dalla giunta comunale guidata dal Sindaco Speranza: se i consiglieri hanno letto, com’è scontato, il Piano, non possono non rendersi conto della sua inutilità e della sua inettitudine a programmare il futuro di Lamezia Terme.

Al netto degli aspetti tecnici, pur rilevanti, dei quali già illustri ingegneri e architetti hanno evidenziato la carenza o l’erroneità, è sul piano politico che il Piano si dimostra inadeguato a disegnare le linee guida di sviluppo della città: quali saranno i ruoli rispettivamente dell’aeroporto, del porto turistico da porre in essere, delle nostre coste e delle nostre bellezze naturali ed archeologiche nella logica della crescita di Lamezia? Come si intende creare occupazione? Come si vuole far emergere i giovani?

Il Sindaco ha l’obbligo giuridico, morale e civile di garantire partecipazione e trasparenza: all’uopo non è sufficiente il bando sugli interessi diffusi; è, invece, ineludibile il coinvolgimento dei comitati, delle associazioni, delle professionalità e dei comuni cittadini.

Il Sindaco - conclude Ferrari - promuova incontri pubblici, tavoli di confronto, meeting con i sindacati dei lavoratori e con le associazioni dei datori di lavoro e pubblicizzi l’importanza del Piano. I Consiglieri, soprattutto quelli che in passato hanno lottato per il riconoscimento a Lamezia di un ruolo di maggior spessore, dimostrino che non si trattava di battaglie di campanile e la smettano di restare silenti".