‘Ndrangheta: processo “Missing”, quattro ergastoli

Cosenza Attualità

Quattro persone sono state condannate all'ergastolo nell'ambito del procedimento "Missing", contro alcune cosche della provincia di Cosenza. Tra gli imputati, più di 50, anche nomi eccellenti della criminalità locale. Al carcere a vita sono stati condannati Gianfranco Rua', Pasquale Pranno, Francesco Perna e Romeo Calvano, ritenuti esponenti di primo piano dei clan. Gli altri imputati sono stati condannati a pene variabili tra i 12 e 29 anni di reclusione. Assolti i pluripregiudicati Pasquale Condello, detto "il supremo", Franco Muto, "il re del pesce", Ettore Lanzino, latitante, Sergio Prezio, Osvaldo Bonanata, Santo Carelli, Giuseppe Cosentino, Antonio De Rose, Delfino Luceri, Giancarlo Stancati, Roberto Nesci, Francesco Camposano e Giuseppe Carbone. Spicca anche la disposizione di liberazione immediata, se non detenuti per altro, per Enzo Castiglia e Salvatore D'Andrea e anche per Michele e Pasquale Bruni, figli di Francesco, alias "Bella Bella", ucciso nel luglio del 1999. Un imponente sistema di sicurezza ha fatto da cornice alla lettura della sentenza del processo Missing, nato da tre operazioni antimafia e che si e' occupato dei fatti di sangue collegati alle guerre di 'ndrangheta che hanno caratterizzato la citta' di Cosenza tra gli anni '70 e '90, quando si contarono piu' di 40 omicidi, tra i quali anche quello di Sergio Cosmai, direttore del carcere cittadino. Per questo tra le parti civili c'era la sua famiglia, come anche la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Calabria, la Provincia di Cosenza, i comuni di Cosenza, Rende, Paola e San Lucido. In aula, per motivi di sicurezza e di ordine pubblico, non e' stata ammessa la presenza delle telecamere. Numeroso il pubblico, composto soprattutto dai parenti degli imputati. Qualche mormorio alla lettura della sentenza, qualche commento vivace, ma nessun disordine. A fronte di 37 richieste di ergastolo, alla fine la corte, presieduta dal giudice Maria Antonietta Onorati, ha decretato l'ergastolo solo per 4 degli imputati. Ecco le altre condanne, per 36 imputati: Aldo Acri, 15 anni e 6 mesi; Giancarlo Anselmo, 25 anni; Umile Arturi, 14 anni; Mario Baratta, 23 anni; Nicola Belmonte, 12 anni e 6 mesi; Pierluigi Berardi, 12 anni; Lorenzo Brescia, 27 anni; Gianfranco Bruni, 23 anni; Giulio Castiglia, 25 anni; Silvio Chiodo, 23 anni; Domenico Cicero; 23 anni, Nicola De Rose, 16 anni; Vincenzo Dedato, 12 anni; Claudio Gabriele, 16 anni; Franco Garofalo, 14 anni e 6 mesi; Edgardo Greco, 25 anni; Giuseppe Irillo, 22 anni; Rinaldo Mannarino, 14 anni; Mario Musacco, 22 anni e 6 mesi; Dario Notargiacomo, 12 anni; Franco Pino, 14 anni e 6 mesi; Giuseppe Ruffolo, 29 anni; Angelo Santolla, 18 anni, Giuliano Serpa, 13 anni; Francesco Tedesco, 13 anni e 6 mesi; Ferdinando Vitelli, 12 anni e 6 mesi; Francesco Vitelli, 19 anni; Giuseppe Vitelli, 18 anni e 6 mesi; Fioravante Abbruzzese, 25 anni; Giovanni Abbruzzese, 25 anni; Vincenzo Bianchino, 25 anni; Francesco Pirola, 23 anni.