Guccione a Scopelliti: “nessun lavoratore precario sia lasciato fuori dal sistema sanitario calabrese”

Calabria Attualità
Carlo Guccione

Nessun lavoratore precario può essere lasciato fuori dal Sistema Sanitario calabrese, a partire dai 41 lavoratori precari di San Giovanni in Fiore, Castrovillari e Crotone che sono necessari a garantire i già fragili e deboli servizi sanitari ed ospedalieri della nostra regione”. E’ quanto afferma, in una nota, il Consigliere regionale del Pd, on. Carlo Guccione.

“Negli ultimi tre anni -prosegue Guccione- sono già 2155 i medici, gli infermieri, gli operatori socio-sanitari ed i tecnici specializzati espulsi, perché collocati in pensione, dal Sistema Sanitario regionale senza mai essere sostituiti a causa del blocco del turn over previsto dal Piano di Rientro dal debito sanitario. Privarsi anche di questi lavoratori precari significherebbe chiudere o accorpare automaticamente interi reparti ospedalieri e ridurre notevolmente il numero e la qualità dei servizi sanitari territoriali”.

Scopelliti -conclude il Consigliere regionale dei democratici- deve dire chiaramente cosa vuole fare e assumersi pubblicamente tutte le proprie responsabilità, anche alla luce dell’Ordine del Giorno approvato all’unanimità dall’intero Consiglio regionale della Calabria attraverso cui è stato chiesto allo stesso presidente della Giunta regionale calabrese di mettere in essere tutti gli atti necessari per garantire la proroga di tutti i lavoratori precari che, ormai, da oltre un decennio, svolgono servizi importantissimi che hanno assicurato e continuano ad assicurare il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza nella nostra regione”.