La Massoneria celebra a Cosenza l’Unità d’Italia

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La Massoneria celebra in città l'Unità d'Italia

La Gran Loggia d'Italia celebra a Cosenza i 150 anni dell'Unità d'Italia. Si tratta del primo appuntamento di carattere nazionale previsto sul tema nel calendario annuale dell'Obbedienza. Il 22 maggio 2010, a partire dalle ore 10, si terrà il convegno "Squadra, compasso e tricolore: i massoni per fare l'Unità d'Italia", presso il Teatro Alfonso Rendano di Cosenza, al quale parteciperà il Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro della Gran Loggia d'Italia Luigi Pruneti. L'appuntamento sarà l'occasione per approfondire il ruolo della Massoneria nel processo verso l'Unità d'Italia. Erano massoni Giuseppe Garibaldi, condottiero della coraggiosa spedizione dei Mille, l'allora Presidente del Consiglio Francesco Crispi e molti altri personaggi che hanno dato un'importante impronta al corso della storia. Non è un caso che l'Inno nazionale composto da Goffredo Mameli (pure lui massone) inizi con il verso "Fratelli d'Italia".

A partire dalla Restaurazione, nell'Ottocento sono proliferate molte scuole di origine esoterica. Il movimento carbonaro, sviluppatosi a macchia d'olio nella penisola, trae ispirazione dai concetti di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza che qualche anno prima avevano condotto alla Rivoluzione francese. Sono gli stessi principi, universali, che ancora oggi costituiscono i punti fermi di ogni massone. Tre fondamenti, come i colori della bandiera italiana, che hanno ispirato i protagonisti della Storia, diventata la storia di ogni cittadino italiano. Il movimento carbonaro spingeva verso le libertà politiche e l'unità del territorio italiano. Una forte pressione che ha incontrato non poche difficoltà e sacrifici. L'esito ha sconvolto in maniera irreversibile il territorio, creando un'entità nuova. L'Italia.