Castrovillari. Lavoro a rischio in sanità, Lo Polito chiede un tavolo con le forze sociali

Cosenza Salute
Il sindaco di Castrovillari Domenico Lo Polito

Il sindaco della città di Castrovillari (Cosenza), Domenico Lo Polito, ha chiesto al Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, un tavolo di confronto immediato insieme alle forze sociali, per i lavoratori interinali degli Ospedali del capoluogo del Pollino e di San Giovanni in Fiore ed a cui, il 31 dicembre prossimo, scadranno i contratti.

“Una forza importante oltre che necessaria che, unitamente a tutti gli altri precari della Sanità, assicura – afferma in una nota il primo cittadino - i livelli essenziali di assistenza già al limite di guardia presso codesti nosocomi”. “Per tale motivo – aggiunge - è quanto mai importante la conferma di queste professionalità nelle funzioni che già svolgono egregiamente e con dedizione”. “Una determinazione definitiva ed una forte assunzione di responsabilità da parte della Regione verso questi lavoratori – ribadisce Lo Polito - è auspicabile oltre che necessaria, alla luce anche del particolare momento di congiuntura che attanaglia il Paese e che da noi ha ripercussioni ancora più eclatanti per il debole tessuto sociale ed economico che ci caratterizza”.

“Da qui l’esortazione - prosegue la nota - per un impegno condiviso che non può prescindere dall’attenzione verso queste capacità e verso quel bene incommensurabile che è il lavoro stabile, imprescindibile per la crescita e per il sostentamento decoroso di ogni famiglia che, tra l’altro, la Costituzione richiama e sancisce. In questo momento particolare è fondamentale, dunque, che la Regione tuteli, con atti concreti, chi è più debole”.

“Questa Amministrazione – continua il sindaco di Castrovillari - sta seguendo con una presenza costante, insieme al Sindacato, la situazione dei 41 interinali che stanno lottando per il posto di lavoro. “Un impegno che abbiamo assunto a tutela della dignità di ogni lavoratore e che abbiamo anche rappresentato con determinazione dinanzi alla Direzione Territoriale del Lavoro, al Prefetto ed al Direttore generale dell’ASP, ricordando che perdere queste persone significa andare a discapito delle utenze. Una battaglia, dunque – conclude Lo Polito - di civiltà a tutela del lavoro e contro il rischio licenziamento”.