Interinali sul tetto dell’ospedale, Pacenza (Pdl) in visita ai 132 ex Obbiettivo lavoro

Crotone Politica
Salvatore Pacenza

Questa mattina il consigliere regionale del Pdl, Salvatore Pacenza, ha portato la propria solidarietà ai 132 ex interinali “Obbiettivo lavoro” dell’Azienda sanitaria di Crotone che dallo scorso lunedì mattina hanno attuato, giorno e notte, un presidio all’ultimo piano del nosocomio crotonese. I 132 dipendenti lamentano la mancata corresponsione di tre mensilità arretrate (settembre, ottobre e novembre) e chiedono rassicurazioni per i pagamenti di dicembre.

“Non lasciate spazio a rabbia e disperazione – ha esortato loro l’onorevole Salvatore Pacenza – perché siamo a lavoro per trovare una soluzione che vi soddisfi. Questa amministrazione regionale, da oltre due anni ormai, si è fatta carico di risolvere una situazione anomala sotto ogni punto di vista, benché ereditata da altre direzioni politiche. Nel contempo gli ex Obbiettivo lavoro sono divenuti di fondamentale importanza per garantire nei vari reparti del San Giovanni di Dio i cosiddetti Lea (livelli essenziali d’assistenza al malato). Non dimentichiamo infatti che tra i 132 ex Obbiettivo lavoro figurano una settantina di operatori socio-sanitari (quelli addetti proprio all’assistenza sanitaria e sociale ai malati), cinque conducenti di autoambulanze, 14 amministrativi, e una quarantina di addetti alla manutenzione. Come ha avuto modo di rappresentare la vicepresidente Antonella Stasi nei giorni scorsi, purtroppo, la situazione di questi lavoratori è similare a quella vissuta da altri 28mila percettori di ammortizzatori sociali in deroga della Calabria. È in atto un vero e proprio braccio di ferro tra l’assessorato regionale al Lavoro e il ministero guidato da Elsa Fornero. Allo stato la Regione può garantire a questi lavoratori il solo pagamento di una delle tre mensilità arretrate. Ma per loro c’è comunque l’impegno della Regione ad avviare quell’esternalizzazione dei servizi che almeno per un anno possa garantire loro un’assunzione a tempo determinato e un salario. Tutto questo in attesa che il blocco del turn-over imposto dal piano di rientro dal debito sanitario finisca e l’Azienda sanitaria possa bandire quei concorsi per assumere definitivamente tutte quelle figure che, al momento, non sono da essa contrattualizzate per via diretta”.